Educazione fisica o scienze motorie? Troppa confusione sulla disciplina che si rischia di ridurre al solo sport
La lettura dell’articolo che riportava la richiesta di Novella Calligaris di cambiare il nome della disciplina Educazione fisica avanzata al Ministro Valditara, mi ha favorevolmente colpita. Concordo con quanto dice l’ex nuotatrice e giornalista quando motiva la sua richiesta affermando che lo sport non è solo educazione fisica, ma è di più, è educazione alla vita, cultura, educazione psicofisica. Vorrei intervenire su due aspetti: la questione terminologica (che nome dare a questa disciplina?), e i possibili rischi di riduzionismo nel considerarla solo come sport.
Nella storia la questione terminologica relativa al nome della disciplina che si occupa del corpo umano (quando parliamo di educazione fisica siamo in ambito scolastico), è sempre stata controversa, legata alla cultura e/o all’ideologia del tempo. Con la Legge G.Casati (1861) la “ginnastica” venne inserita fra le discipline obbligatorie del nascente Stato Italiano; nel 1878 il Ministro F.De Sanctis la chiamò “Ginnastica educativa”, estendendo l’obbligatorietà anche alle scuole elementari; nei programmi del 1893 (Ministro F.Martini) compare il