Legge di Bilancio 2024 approvata con riserva, criticità su pensioni e lavoro: cosa succede adesso?

È arrivato il responso della Commissione europea a proposito della Legge di Bilancio 2024 dell’Italia. A tal proposito, l’Ue ha trovato la Manovra solo parzialmente aderente alle indicazioni precedentemente fornite. In particolare, sarebbero emerse alcune criticità su pensioni e lavoro.

Legge di Bilancio 2024 approvata con riserva: cosa succede adesso?

A proposito del Documento programmatico di bilancio dell’Italia per il 2024 la Commissione europea si è espressa in maniera non del tutto favorevole. Non si tratterebbe tuttavia di una bocciatura, piuttosto di un’approvazione con riserva. Il parere definitivo arriverà tra qualche mese quando saranno disponibili i dati finali sul 2023. Solo allora si capirà se l’Italia rischierà una procedura di infrazione per eccessivi squilibri macroeconomici.

Lo stesso commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni ha dichiarato: “Non si tratta di una bocciatura. Si tratta di un invito alla prudenza di bilancio e di un invito a utilizzare al meglio le risorse comuni europee”. Ad ogni modo, non soltanto l’Italia è andata incontro ad un simile giudizio, ma anche Austria, Germania, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Olanda, Portogallo e Slovacchia. Belgio, Finlandia, Francia e Croazia, invece, rischiano di non essere in linea con le raccomandazioni.

Criticità su pensioni e lavoro

In particolare, la Commissione europea ha fatto sapere che l’Italia nel piano di Bilancio presentato non rispetta pienamente il tetto di spesa previsto per il prossimo anno. L’Ue aveva difatti chiesto al nostro Paese di limitare la crescita della spesa all’1,3%. Tuttavia secondo le ultime previsioni si arriverà solo allo 0,9% e, proprio per questo motivo, prima di dare il nulla osta preferisce attendere i dati definitivi.

Inoltre, l’Ue ha invitato l’Italia a porre fine agli incentivi energetici messi in atto con lo scoppio della guerra in Ucraina, in modo tale da produrre un risparmio da utilizzare per porre rimedio al disavanzo che potrebbe ridurre il deficit anche dell’1%. Non mancano infine i dubbi sull’effettiva attuazione delle misure riguardanti il taglio del cuneo fiscale e la Riforma pensioni. Nel complesso si ritiene quindi che l’Italia abbia compiuto progressi limitati. Pertanto, si raccomanda di lavorare celermente al fine di ridurre le imposte sul lavoro e rendere il sistema fiscale più efficiente.

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