“Laporta” verso l’Europa: opportunità per il futuro
L’esperienza dell’Erasmus a qualunque età permette la crescita personale, dell’autonomia e della fiducia nelle proprie capacità. L’arricchimento culturale e linguistico che ne deriva consente apertura mentale, attitudine alla tolleranza e sviluppo di quelle competenze trasversali che costruiscono il cittadino europeo. Sono già 7 anni che l’Istituto ha avviato scambi culturali che hanno visto coinvolti studenti e docenti, in diverse parti non solo dell’Europa ma anche in Giamaica e Irlanda.
In questi anni è stato possibile incontrare, conoscere e relazionarsi con ragazze e ragazzi Ungheresi, spagnoli, maltesi, irlandesi, ciprioti, francesi, jamaicani e per il futuro ancora tanti altri se ne incontreranno. La mission dell’Istituto LaPorta è infatti quella di formare le nuove generazioni a ragionare in chiave non solo nazionale ma europea ed è per questo motivo che negli ultimi due anni sono state ampliate le offerte formative a chi esprime il desiderio di partecipare. Tra le diverse azioni chiave che propone l’Europa, l’istituto ha deciso di optare per progetti KA1 e KA2, che prevedono mobilità di studenti, docenti, personale ATA e permettono di intraprendere un’esperienza di apprendimento e/o professionale in paesi esteri.
Il 15% dei nostri studenti dell’ Istituto Professionale per l’ Agricoltura e l’ Ambiente (IPAA) ha avuto la possibilità di partecipare ad un Erasmus e apprendere le metodologie sia didattiche che professionali dei luoghi che hanno visitato.
Molteplici le opportunità che il nostro Istituto offre alle studentesse e agli studenti di ogni ordine e grado; per la scuola secondaria di secondo grado vi è la possibilità di svolgere la Mobilità di lungo termine che permette loro di frequentare una parte dell’anno scolastico presso un istituto europeo partner per un periodo da 2 a 12 mesi, sulla base di un contratto formativo (learning agreement) tra la scuola di provenienza e l’istituto ospitante, volto a concordare il programma di studio e il riconoscimento dell’esperienza al rientro in Italia,
Senza poi dimenticare il VET ( Erasmus+ PCTO) dove le studentesse e gli studenti hanno la possibilità di entrare nel mondo del lavoro in un contesto socioeconomico diverso e dove hanno avuto l’ opportunità di rafforzare le loro competenze di cittadinanza attiva e quelle trasversali.
Per sottolineare il valore dell’esperienza abbiamo chiesto a Nicola, diplomato nell’AS 2022/23 che ha avuto la possibilità di partecipare a diverse tipologie di Erasmus nei diversi anni, cosa queste esperienze gli hanno permesso di ottenere: “Durante il mio periodo in Jamaica ho incrementato il mio livello di inglese e ho potuto anche notare l’enorme differenza nel sistema scolastico. In questo paese la scuola è ancora purtroppo destinata solo alle persone più benestanti in quanto la ricchezza non è ben distribuita ma bensì concentrata nelle mani di poche persone. Un‘altra enorme differenza è quella culturale, la vita scorre a tempi lentissimi, hanno un senso molto forte di popolo, unito dal motto nazionale “Out of many, One people”, costumi e piatti tipici”. Quindi l’Erasmus non è solo lingua ma è conoscenza dell’altro!”.
Anche Emanuele, ex studente Ipaa, ha svolto come ultima attività Erasmus quella inerente alla PCTO in Irlanda del Nord per un mese, lui afferma “l’esperienza mi ha permesso di migliorare la lingua inglese oltre che imparare nuove attività legate al mondo agroalimentare.
In un primo momento ho avuto la possibilità di interfacciarmi con un tipo di lavoro diverso, infatti ho collaborato al confezionamento, imballaggio e stoccaggio di dolciumi; poi, visto il mio background, la titolare dell’azienda mi ha permesso di svolgere attività legate al mondo agricolo, grazie ad un progetto già attivo con l’UE relativo alle imprese agricole.
Fondamentale inoltre il rapporto che si è instaurato con gli altri studenti con cui convivevo, rapporto che continua ancora oggi. Sono contento che la scuola mi abbia permesse di vivere queste esperienze che mi saranno utili non solo ai fini curriculari ma anche personali; la mia scuola mi ha insegnato e mi ha fatto crescere in questo modo, il mio auspicio è che i ragazzi attualmente iscritti all’IPAA di Fabro colgano queste grandissime opportunità”.