Con la Carta del docente si comprano giocattoli didattici e calendari sexy, ma non stampanti, toner e pen drive. Esclusi 100mila precari. Quale logica?

Il Gioco dell’oca

La Carta del docente per la formazione può essere utilizzata anche per l’acquisto di materiale ludico-didattico: la specifica è stata fatta da Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione e al Merito: in un’interrogazione parlamentare, rispondendo alla deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, la rappresentante del Governo ha sottolineato che poiché la Carta da 500 euro l’anno serve per “un costante aggiornamento e arricchimento professionale” è bene ricordare che “essa consente già, di fatto, l’acquisto di materiale didattico”.

Sì a giochi da tavolo o giocattoli

Tra questo materiale, riporta Il Messaggero, Frassinetti ha tenuto a dire che vi sono “giochi, giochi da tavolo o giocattoli” specificando anche che “tale materiale sia definito come tale dal venditore, anche mediante specificazione nella relativa relazione tecnica esplicativa”.

Sulla spendibilità della somma elargita dallo Stato a partire dal 2016, con l’approvazione della Riforma 107/15 approvata da Governo Pd guidato da Matteo Renzi, abbiamo

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