Comm. culture Senato: Indire voila prova della idoneità per qualifica di restauratore

Roma, 6 dicembre – La commissione Cultura del Senato ha chiesto al Governo di valutare l’opportunità di indire con sollecitudine la prova di idoneità finalizzata al conseguimento della qualifica di restauratore di beni culturali. Questo è uno degli impegni che la commissione rivolge all’esecutivo nella risoluzione finale sull’affare assegnato riguardante l’accesso alla professione di restauratore d’organo.

La risoluzione della relatrice Carmela Bucalo (Fdi), approvata dalla 7a commissione, impegna inoltre il Governo a valutare l’opportunità di modificare il decreto ministeriale n.112 del 10 agosto 2019. Questo per consentire ai tecnici restauratori che non hanno partecipato al bando del 2014, pur avendone i requisiti, di poter partecipare alla prova di idoneità.

Inoltre, si chiede di permettere ai restauratori che non hanno partecipato al bando del 2015, pur avendone i requisiti, di poter partecipare alla prova di idoneità con modalità semplificate. Questo sia in termini di caratteristiche della medesima prova, affinché siano valorizzate le competenze progettuali e pratiche, sia in termini di titoli posseduti.

Infine, si propone di ammettere alla prova anche coloro che pur non vantando i titoli prescritti dalla normativa vigente (di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b), del regolamento di cui al decreto interministeriale n. 112 del 10 agosto 2019) possiedano titoli che evidenzino inequivocabilmente l’elevata esperienza professionale.

Il comunicato

Cultura, comm. Senato: Indire presto prova di idoneità per qualifica di restauratore
(AgenziaCULT) – Roma, 6 dic – Il Governo valuti “l’opportunità di indire con sollecitudine la prova di
idoneità finalizzata al conseguimento della qualifica di restauratore di beni
culturali”. E’ uno degli impegni che la commissione Cultura del Senato
rivolge all’esecutivo nella risoluzione finale sull’affare assegnato
riguardante l’accesso alla professione di restauratore d’organo. La
risoluzione della relatrice Carmela Bucalo (Fdi), approvata dalla 7a
commissione, impegna inoltre il Governo a “valutare l’opportunità di
modificare il decreto ministeriale n.112 del 10 agosto 2019″ per consentire
“ai tecnici restauratori che non hanno partecipato al bando del 2014, pur
avendone i requisiti, di poter partecipare alla prova di idoneità” e “ai
restauratori che non hanno partecipato al bando del 2015, pur avendone i
requisiti, di poter partecipare alla prova di idoneità con modalità
semplificate, sia in termini di caratteristiche della medesima prova, affinché
siano valorizzate le competenze progettuali e pratiche, sia in termini di titoli
posseduti, ammettendo alla prova anche coloro che pur non vantando i titoli
prescritti dalla normativa vigente (di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b),
del regolamento di cui al decreto interministeriale n. 112 del 10 agosto 2019)
posseggano titoli che evidenzino inequivocabilmente l’elevata esperienza
professionale”

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