Camera: sì alle lauree abilitanti. Ma nn valgono per l’insegnamento
Arriva l’approvazione dalla Camera per la proposta di legge che introduce nuove disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti. Esulta la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa: “E’ un segnale davvero importante. Governo e Parlamento stanno puntando realmente sui giovani, sulla loro formazione, sul futuro del Paese”. Il testo, in particolare, prevede la semplificazione delle modalità di accesso all’esercizio delle professioni regolamentate. Rendendo l’esame di laurea coincidente con l’esame di Stato, semplificando e velocizzando così l’accesso al mondo del lavoro da parte dei laureati.
No all’insegnamento
Attenzione: l’abilitazione inglobata nella laurea, derivante anche da periodi di tirocinio, non vale per l’ambito dell’insegnamento nella scuola. In tal caso infatti, per acquisire l’abilitazione, bisognerà continuare a superare un concorso pubblico. Conquistando quindi almeno l’idoneità, oppure partecipare ai corsi abilitanti.
Coinvolte odontoiatra, farmacista, veterinario e psicologo
Il disegno di legge completa il percorso già avviato, con la laurea in medicina, per le professioni sanitarie di odontoiatra, farmacista, veterinario e psicologo. E riconosce valore abilitante alle lauree professionalizzanti tecniche per l’esercizio delle professioni di geometra, agrotecnico, perito agrario e perito industriale. Il superamento certificato del tirocinio pratico-valutativo interno ai nuovi corsi di studio sarà il presupposto per accedere all’esame di laurea. Con il quale si conseguirà il titolo accademico e il titolo di abilitazione, dopo aver superato una prova pratica.
Si applica se non c’è tirocinio esterno
Quando si applica la procedura? A tutti i corsi di laurea che consentono attualmente l’accesso all’esame di Stato senza un previo tirocinio formativo esterno, superando così l’elencazione tassativa delle professioni prevista nel testo originario. Inoltre, il nuovo articolo 5 prevede che potranno essere resi abilitanti anche i titoli universitari per l’accesso alle professioni di fisico, chimico e biologo sulle quali gli ordini di riferimento si erano già espressi. Il testo approvato, di iniziativa governativa, per diventare legge dovrà comunque passare al Senato.
Le dichiarazioni della ministra Messa
Secondo la ministra Messa si tratta della “prima riforma ordinamentale presentata dal Governo, su proposta del ministro Manfredi, al Parlamento funzionale all’attuazione del PNRR e arriva a una sola settimana di distanza dall’approvazione in prima lettura, sempre alla Camera, del testo con le nuove disposizioni in materia di attività di ricerca e di reclutamento dei ricercatori nelle Università e negli enti pubblici di ricerca. Non mi stancherò mai di ripeterlo – conclude – perché ci sia davvero una svolta nella crescita competitiva del Paese agli investimenti devono essere affiancate le riforme e le semplificazioni. Quello di oggi è un segnale concreto del fatto che con le Camere si sta lavorando bene, e insieme, perché le riforme che servono al mondo dell’università e della ricerca siano definite e approvate il prima possibile”.
Seguici anche su http://www.scarpellino.com e http://www.persemprenews.it