Regno Unito, preoccupa la risalita dei casi di COVID-19 e di influenza severa
L’avvio delle attività didattiche a settembre di ogni anno già a partire dall’evo post-pandemico è caratterizzato da una cura particolare nei confronti delle misure sanitarie da adottare all’interno delle aree comuni e pertinenze degli istituti scolastici. La ripresa delle influenze stagionali, caratterizzate da gravità, impatto e strategie di contenimento differenti, preoccupa enormemente le autorità sanitarie circa la gestione pubblica dei casi proto-pandemici che caratterizzano il periodo invernale. L’OMS raccomandò già nel 2023, al concludersi dello status di pandemia associato al Sars-CoV-2, di prestare molta attenzione nei confronti delle prossime ondate di influenze successive con il fine di adottare strumenti e soluzioni per ovviare chiusure, isolamento di giovani e passaggio delle attività didattiche in DAD, con le note conseguenze espresse circa il calo sensibile del rendimento scolastico e la sensazione di isolamento provata dai fruitori della stessa. Il Regno Unito, primo paese europeo che adottò già a luglio