Concorso Religione Cattolica, fissato nuovo incontro tra MIM e sindacati il 15 dicembre

Prosegue il confronto tra sindacati e Ministero. Dopo l’ultimo incontro dello scorso 11 dicembre è stato fissato un nuovo appuntamento per le ore 12 del 15 dicembre, a seguito anche di alcune criticità emerse in sede di presentazione della bozza di regolamento. Ricordiamo, che il decreto proroghe, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, aveva spostato la pubblicazione del bando “entro il 2024”. Fonti sindacali hanno però di recente fatto sapere che potrebbe essere bandito già nei primi mesi del prossimo anno. Intanto è di pochi giorni fa la conferma, da parte del Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, della pubblicazione imminente di un DPCM che autorizza le 6.442 assunzioni di insegnanti di religione.
Concorso Religione Cattolica: a cosa servirà il nuovo confronto
Nel prossimo incontro dovranno essere chiariti ancora alcuni nodi come riferisce Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir e presidente Fgu: “Siamo convinti che questa sia la strada giusta per restituire credibilità e dignità alla nostra professione. La priorità resta quella del diritto al lavoro e alla qualità del lavoro per tutti, come hanno compreso meglio di noi gli altri paesi d’Europa”. FGU/Snadir ha anche precisato che il confronto servirà per portare a compimento il dialogo già avviato sulle procedure straordinarie per gli insegnanti di religione cattolica di cui all’art.1bis, comma 2 della legge 159/2019, in vista di una formulazione definitiva che vada a vantaggio dei precari con servizio ultradecennale e che assicuri a tutti gli idr precari una stabilizzazione e un consolidamento della vita professionale.
Come si articolerà il concorso
Data la straordinarietà della procedura il Ministero ha già riferito di voler procedere con il concorso attraverso una prova orale, a carattere didattico metodologico, che non prevede un punteggio minimo di superamento. La prova avrà una votazione che, sommata ai titoli culturali e professionali, determinerà la posizione finale alla graduatoria di merito da utilizzare, a scorrimento, fino a totale esaurimento. La prova orale dovrebbe avere una durata massima complessiva di 30 minuti per la prova orale didattico-metodologica. Ci sarà inoltre l’estrazione della traccia su cui si svolgerà l’esame 24 ore prima della prova stessa. Proprio nell’ottica di stabilizzare il precariato, è prevista un peso considerevole alla valorizzazione dell’esperienza maturata, alla quale potranno essere assegnati fino a 100 dei 250 punti complessivamente previsti per la valutazione. Durante la prova orale sono esclusi i contenuti riguardanti in modo specifico l’insegnamento della religione cattolica.
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