C’era una volta la scuola che insegna, oggi sembra sempre più un supermercato che vende ‘soft skill’
Cosa penserebbero di noi se affermassimo che andiamo dal dentista per leggere le riviste lasciate a disposizione dei pazienti in sala d’attesa, per chiacchierare con le segretarie e scambiarci opinioni sulla squadra di calcio preferita con il dentista stesso? Tutti sappiamo cosa andiamo a fare dal dentista e le azioni di cui sopra sono, per così dire, complementari alla seduta ma del tutto accessorie e non indispensabili. Luoghi diversi sono deputati a funzioni diverse; nell’epoca del multitasking vediamo sì sorgere librerie che sono anche bar o macellerie-ristoranti, ma la funzione primaria di questi luoghi non viene confusa con quella accessoria. Se anche fosse così non succederebbe nulla di grave e vorrebbe soltanto dire che i clienti preferiscono l’aperitivo all’ultimo romanzo e gradualmente, aumenterebbero le offerte del bar e diminuirebbero quelle della libreria.
Il preambolo piuttosto pedante mi serve per dire che in questi giorni si conferma
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