Film Cortellesi, l’influencer Giulia Salemi: “Dà speranza a generazione che cresce a balletti su TikTok, da vedere alle medie”

Il film diretto e interpretato da Paola Cortellesi, “C’è ancora domani“, incentrato sul tema della violenza di genere, continua ad avere successo. Sono moltissimi coloro che credono che il film vada visto dai giovanissimi, e che la sua proiezione andrebbe promossa dalle scuole.

Il problema dell’attuale generazione sono i TikTok?

L’influencer e conduttrice Giulia Salemi ha detto la sua. Anche secondo lei la pellicola va vista a scuola, in un ciclo scolastico ben preciso: “Lezione di vita! Che orrore pensare che solo pochi decenni fa questa era la nostra società… Questi film servono a far riflettere e far prendere coscienza a tutti di cosa sia una società patriarcale dove la libertà della donna non era un diritto né una possibilità di scelta. Riflettere per non ricommettere gli stessi errori e visto l’andamento degli ultimi anni, forse questo film andrebbe proiettato nelle scuole medie”.

“Sapere

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Collage ispirato ai “Balli Plastici”di Depero

Con le classi terze abbiamo affrontato l’argomento del Futurismo in pittura e scultura e abbiamo osservato le opere poliedriche di Fortunato Depero. Questo artista si è occupato di tutti gli aspetti delle arti e delle arti applicate, realizzando quadri, scenografie, manifesti pubblicitari, arazzi, mobili, indumenti, oggetti di design, sculture, costumi, nella sua visione universale del Futurismo come fulcro per trasformare il mondo.

Tra le sue attività Depero ha realizzato costumi per teatro e balletti futuristi, di cui vediamo bozzetti, un manifesto, costumi e scenografie qui sotto:

scenografie e costumi creati da Depero

Per prima cosa abbiamo costruito un manichino snodato in cartoncino e lo abbiamo utilizzato come sagoma per disegnare delle pose divertenti e originali (è possibile acquistare la sagoma del manichino QUI)

Intorno al manichino abbiamo creato uno sfondo ispirato alle “Parole in Libertà” o “Parolibere” , le poesie futuriste create dai poeti del gruppo come Filippo Tommaso Marinetti in cui le parole non sono organizzate in frasi e periodi ma sono scomposte a creare immagini dinamiche, con caratteri diversi, scomposti, con composizioni scritte di rumori, onomatopee e verbi all’infinito.

“Parole in libertà” poesie futuriste

Per imitare le “Parole in libertà” futuriste abbiamo usato parole ritagliati da giornali e le abbiamo composte in modo libero, scegliendo soprattutto verbi e azioni, nello spirito dinamico delle poesie alle quali ci siamo ispirati. Oltre alle parole ritagliate e incollate intorno al manichino, abbiamo scritto alcune parole, verbi e onomatopee per completare la composizione dello sfondo.

Una volta preparato lo sfondo cominciamo a “vestire” il nostro ballerino creando dei costumi colorati e fantasiosi con cartoncini colorati: ci ispiriamo alle numerose figure create da Depero:

figure, costumi, manichini, marionette creati da Depero

Il lavoro è stato molto divertente, gli studenti si sono sbizzarriti nel posizionare e nel “vestire” il proprio personaggio, l’effetto finale è molto dinamico e movimentato, nel perfetto stile futurista!