Università, firmato il decreto classi di laurea: quali sono i pilastri della riforma?

Come comunicato all’interno di una nota ufficiale, la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha firmato il decreto classi di laurea, uno degli obiettivi principali facenti parte del Piano di ripresa e resilienza per l’Università. Quali sono tutte le novità?
Università: Bernini firma il decreto classi di laurea
L’approvazione del decreto classi di laurea da parte della ministra Anna Maria Bernini permetterà all’Università di promuovere la creazione di percorsi di laurea interdisciplinari, riducendo i vincoli relativi ai crediti formativi da assegnare ai vari ambiti disciplinari, consentendo così la costruzione di percorsi maggiormente innovativi.
“Percorsi più flessibili e maggiore interdisciplinarità. Su questi pilastri poggia la riforma delle classi di laurea, uno dei target previsti dal Piano di ripresa e resilienza, che trova un primo compimento con la firma del decreto da parte della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini“. Si legge nella nota ministeriale.
Pilastri e scadenze
La firma del decreto rappresenta un primo importante passo verso il superamento della visione fondata sui programmi di studio vincolati da un sistema di crediti formativi basato su settori disciplinari circoscritti a favore di un ampliamento dell’interdisciplinarietà. Inoltre, offre agli studenti la possibilità di personalizzare il proprio piano di studi individuale, includendo anche attività formative diverse da quelle previste dal regolamento didattico, purché in coerenza con l’ordinamento del corso di studi dell’anno accademico di immatricolazione.
In questo modo, sarà possibile favorire la realizzazione di corsi di laurea in collaborazione tra più dipartimenti o Università, promuovendo l’interdisciplinarità e la cooperazione accademica. Ciononostante gli atenei sono incoraggiati a fornire agli studenti una formazione solida e concentrata, evitando la dispersione su un eccessivo numero di discipline. Particolare attenzione è stata data infine alla facilitazione della mobilità degli studenti tra i vari corsi di laurea e Università, con l’obiettivo di massimizzare il riconoscimento dei crediti già acquisiti.
Si ricorda che le Università dovranno provvedere alla modifica degli attuali regolamenti accademici con riferimento all’introduzione di nuovi corsi a decorrere dall’anno 2024/2025. Per completare l’adeguamento ci sarà tempo fino all’anno 2025/2026.
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