Agevolazioni docenti e ATA, il MIM ha proposto l’estensione delle convenzioni a tutto il 2024 con alcune novità

Nella volontà del Ministero c’è l’idea di proseguire col piano welfare avviato in via sperimentale gli scorsi mesi. In occasione infatti dell’incontro tenutosi in mattinata con le organizzazioni sindacali è stata esposta la proposta di continuare coi benefits a favore di docenti e personale ATA, introdotti lo scorso 9 ottobre e le cui convenzioni sarebbero in scadenza il 31 dicembre 2023. Sembrerebbe certo il loro rinnovo per tutto il 2024, oltre anche ad un potenziamento con nuove convenzioni con cui il MIM starebbe prendendo accordi. Si attende in ogni caso l’ufficialità. Vediamo intanto i dettagli.
In ‘cantiere’ anche agevolazioni su mutui e prestiti personali
Durante l’incontro il Dott. Mauro Antonelli, della segreteria tecnica del Ministro Valditara, ha illustrato i dati relativi agli accessi al sistema ad oggi che sono stati stimati in 242.000 su una platea potenziale di oltre 1 milione e 200mila lavoratrici e lavoratori. E’ stato comunicato alle sigle sindacali presenti che la fase sperimentale (che riguarda le agevolazioni e la scontistica su treni Trenitalia e Italo, sugli arei con ITA e su beni e servizi delle attività commerciali convenzionate con Coldiretti) si chiuderà il prossimo 31 dicembre e che il MIM ha proposto un rinnovo ed una estensione delle convenzioni in scadenza per tutto il 2024.
Ma non è tutto. Il MIM starebbe anche pensando ad un potenziamento. Sarebbero state infatti già avviate richieste di convenzioni con gli istituti bancari per la previsione di agevolazioni al personale scolastico che dovrebbero riguardare mutui per l’acquisto della casa, prestiti personali con cessione del quinto e scoperture di conto corrente.
Anief: “Timidissimo inizio”
Sulle agevolazioni e il piano welfare avviato finora dal Ministero il sindacato Anief ha parlato di “timidissimo inizio“. Chiara Cozzetto ha infatti dichiarato: “Per ANIEF un vero welfare deve estendersi ai bonus benzina ed alloggi, ad una specifica indennità di sede disagiata e di trasferta, al recupero totale dell’inflazione”. Giovanni Portuesi, presidente regionale Sicilia Anief, ha anche aggiunto: “è necessario fare molto di più; i nuovi servizi e agevolazioni bancarie previste per il 2024, ricalcano servizi che ai maestri e alle maestre sono già offerti a fronte di una trattenuta mensile sullo stipendio di oltre 10 euro. I costi del welfare non possono pesare sul personale della scuola. E’ arrivato il momento di abolire l’antiquata ed odiosa trattenuta ENAM che grava solo sul personale della scuola primaria e dell’infanzia.”
Infine il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico ha dichiarato: “Quel che i docenti fuori sede, che devono mantenersi in una città lontano dalla propria residenza, ci chiedono è non solo di viaggiare a costi agevolati, ma anche di stipendi finalmente adeguati all’inflazione e più vicini a quelli dei colleghi europei; così come la puntualità nei pagamenti se precari. Gli stessi docenti da noi interpellati chiedono infatti anche sconti per il carburante e aumenti stipendiali. Il costo del Welfare non può essere a carico del personale della scuola” conclude Pacifico ribadendo: “è arrivato il momento di abolire la trattenuta ENAM per gli insegnanti dell’infanzia e della primaria che, oltre ad essere ingiusta, crea discriminazioni tra il personale della scuola”.
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