Occupazioni: 2 studenti su 3 conoscerebbero le conseguenze legali
L’“Osservatorio Proteste Studentesche” del portale Skuola.net, fa sapere, attraverso un sondaggio, su un campione di 1.600 alunni delle scuole superiori, che 1 studente su 7 ha raccontato che, tra l’inizio di novembre e la metà di dicembre, nel suo istituto è andata in scena una qualche forma di dissenso “organizzato”.
In modo particolare, l’8% ha affermato che si è verificata una “semplice” autogestione o cogestione, mentre il 6% ha parlato di una vera e propria occupazione che per lo più ha avuto luogo nelle città più grandi e nei capoluoghi di regione.
Qui infatti a dare impulso alle occupazioni sono stati i temi “politici” e di attualità: dalle guerre in corso alla questione femminicidi, passando per i diritti sociali e l’immancabile rassegna delle iniziative del Governo. Questi temi sono in cima alla lista delle “lamentazioni” in un caso su 2 nelle grandi città, mentre solo una protesta su 3 è stata innescata principalmente