Lavoro Agile: uno strumento di flessibilità e produttività
Il lavoro agile è diventato un elemento fondamentale nel mondo del lavoro a seguito della pandemia. Questa modalità di lavoro ha permesso ai lavoratori di continuare a svolgere le loro attività in sicurezza, minimizzando il rischio di contagio.
Lavoro agile come risposta alla pandemia
Durante la pandemia, il lavoro agile è stato utilizzato come strumento emergenziale per garantire la funzionalità della pubblica amministrazione nel suo complesso. Ha permesso ai lavoratori di evitare gli spostamenti sui mezzi pubblici e gli assembramenti nei luoghi di lavoro, consentendo un uso razionale e rispettoso del “distanziamento sociale” negli uffici.
Il ritorno alla normalità e l’adozione del lavoro agile
Con il graduale risolversi del fenomeno pandemico, si è assistito a un altrettanto graduale “rientro in presenza” dei lavoratori. Il lavoro agile, da strumento emergenziale, si è progressivamente riappropriato della sua reale natura di strumento organizzativo. Ha trovato disciplina nell’ambito della contrattazione collettiva, che ne ha tratteggiato le caratteristiche necessarie per un suo armonioso utilizzo nell’ambito delle pubbliche amministrazioni.
Lavoro agile come strumento di tutela
Nel quadro normativo vigente, il lavoro agile è stato utilizzato anche come specifica forma di tutela per i lavoratori “fragili”. Per questa categoria di dipendenti, è stato previsto lo svolgimento obbligatorio della prestazione lavorativa attraverso questa modalità.
Oggi, con la padronanza dello strumento del lavoro agile da parte delle amministrazioni, si ritiene superata l’esigenza di prorogare ulteriormente i termini di legge che stabilivano l’obbligatorietà del lavoro agile. Tuttavia, si ritiene necessario garantire ai lavoratori che documentino gravi, urgenti e non altrimenti conciliabili situazioni di salute, personali e familiari, di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile.
Allegato: 2023_12_29_direttiva_fragili29_12_2023