Samsung e Hyundai, accordo per comunicazioni smart tra casa e auto

Samsung Electronics e Hyundai Motor Group hanno annunciato una partnership volta a collegare le piattaforme in-vehicle e le smart home, aprendo nuove prospettive per il controllo remoto di elettrodomestici e sistemi di auto connessi. In virtù di questo accordo, Samsung Electronics amplierà la sua già consolidata piattaforma SmartThings per includere il supporto alle vetture connesse dei marchi Hyundai e Kia, comprese le vetture elettriche. Questi sistemi casa-auto e auto-casa saranno progettati per creare una connessione sinergica tra le applicazioni domestiche e i sistemi di infotainment in-vehicle, consentendo il controllo remoto in entrambe le direzioni. Le funzionalità accessibili tramite l’applicazione includono l’avvio del veicolo, l’apertura e la chiusura dei finestrini e l’attivazione del condizionatore d’aria. Inoltre, mentre si è a bordo dell’auto, gli utenti avranno la possibilità di gestire una serie di elettrodomestici e di svolgere compiti legati alla gestione dell’energia.

Samsung afferma che questa piattaforma combinata potrebbe anche permettere la programmazione di routine predefinite: immaginate, ad esempio, che al suono della sveglia al mattino, le tende si aprano automaticamente in casa, le luci si accendano e l’auto si predisponga alla temperatura desiderata in previsione del vostro tragitto verso il lavoro. Chanwoo Park, vicepresidente esecutivo di Samsung, ha sottolineato che questa collaborazione porterà alla creazione di servizi integrati “ottimizzati per gli stili di vita futuri”, migliorando in modo significativo l’esperienza del cliente sia in casa che in auto. Questa partnership tra Samsung ed il gruppo Hyundai Motor rappresenta un passo avanti verso una connettività sempre più stretta tra l’ambiente domestico e la vita in movimento. L’opportunità di controllare i nostri elettrodomestici e le funzioni dell’auto a distanza apre nuove prospettive per semplificare la routine quotidiana e aumentare l’efficienza.

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Faccende domestiche e tecnologia: Samsung calcola il “carico invisibile”

Una ricerca recentemente condotta da Samsung Electronics ha portato alla luce dati sorprendenti sulla gestione delle faccende domestiche in Europa: la maggior parte delle persone trascorre l’86% del proprio tempo a pensare alle attività domestiche piuttosto che a svolgerle effettivamente. Questo fenomeno, definito come “carico invisibile”, riflette la tensione fisica e mentale che precede l’inizio di tali compiti, evidenziando le significative conseguenze sul tempo trascorso a casa. Il concetto di “carico invisibile” è stato analizzato attraverso un vero e proprio indice, elaborato con la collaborazione di Mo Gawdat, ex Chief Business Officer di Google e autore di libri di successo come Solve for Happy, Scary Smart e That Little Voice in Your Head. L’indice si propone di riequilibrare il rapporto tra il “pensare” e il “fare” tramite una formula che considera l’intensità, il tempo e la frequenza delle attività domestiche, offrendo così la possibilità di calcolare il proprio carico invisibile personale.

Dall’indagine, che ha coinvolto oltre 6.000 partecipanti in Europa, emerge che in media ogni persona si fa carico di almeno sette attività domestiche settimanali, dedicandovi più di 30 ore, un impegno paragonabile a un lavoro a tempo pieno. Questo carico è avvertito in modo pesante: oltre la metà degli intervistati si dichiara stressata per gran parte del tempo, e molti trovano difficoltà a mantenere la concentrazione sulle attività quotidiane. Inoltre, il crescente impatto della crisi dei costi della vita aggrava la situazione, con oltre la metà degli intervistati che segnala come l’aumento dei costi energetici renda le faccende domestiche più stressanti e difficili da gestire.Tra le principali attività domestiche regolarmente svolte ci sono la pulizia della casa, la spesa e la gestione delle bollette, tutte caratterizzate da un elevato impegno emotivo e fisico. Nonostante la disponibilità di tecnologie avanzate per la casa per un living connesso, gli europei tendono a impiegare molto tempo nella preparazione mentale rispetto all’effettiva realizzazione delle attività domestiche. Il 90% degli europei è convinto che i membri della famiglia potrebbero essere più efficienti nella gestione delle attività domestiche e sono ben disposti verso il potenziale offerto dalla tecnologia per aiutare a ridurre il carico di lavoro (48%). In Italia, in particolare, si evidenzia una forte propensione verso l’adozione di tecnologie per la casa connessa, con il 58% dei partecipanti che desidera una maggiore integrazione dei dispositivi smart tramite applicazioni mobili. La ricerca sottolinea anche una notevole disponibilità degli italiani (58%) e degli spagnoli a una casa più connessa, con il 60% degli italiani che già integra i dispositivi per la smart home.Mo Gawdat ha commentato: “È un vero onore collaborare con Samsung per sviluppare l’Indice del carico invisibile che restituisce uno spaccato europeo che aiuta a comprendere il peso che si cela dietro le faccende domestiche quotidiane attraverso un sistema di punteggio indicativo. Per il nostro benessere, è fondamentale il modo in cui trascorriamo il tempo a casa e per questo è importante seguire sane abitudini nella nostra routine. Questo ci aiuta anche a gestire con facilità la nostra to-do-list. In questo senso SmartThings è un valido aiuto, perché permette di rendere automatiche alcune attività domestiche e migliorare così la qualità del nostro tempo libero a casa”. Nathan Sheffield, Head of IOT and SmartThings di Samsung Europe, ha aggiunto: “In Samsung cerchiamo sempre nuovi modi per aiutare le persone a risparmiare tempo e ad alleggerire il proprio carico di lavoro. In questo senso SmartThings spalanca le porte a un mondo più semplice, più smart e più connesso. Ad oggi più di 300 brand partner supportano oltre 3.200 dispositivi connessi. Dando il controllo completo della propria casa e, soprattutto, delle proprie attività domestiche, SmartThings permette di ottimizzare il tempo speso nella cura della casa, lasciare spazio ad altre attività. Con l’Indice del carico invisibile, abbiamo voluto incoraggiare il dialogo sul carico di lavoro delle famiglie in tutta Europa. Stimolando le persone a diventare più consapevoli di quello che definiamo un carico invisibile, ci auguriamo che ognuno possa utilizzare i grandi benefici della tecnologia”.

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