Scuola senza voti o senza la tirannia del voto? [INTERVISTA A CRISTIANO CORSINI]
Le recenti “esternazioni” della sottosegretaria Paola Frassinetti in materia di valutazione scolastica hanno riacceso ancora una volta il dibattito sull’argomento, al quale il partito di maggioranza relativa Fratelli d’Italia ha dedicato anche un convegno nazionale che ha riscosso un certo consenso. L’idea di Frassinetti e di FdI è quella di ripristinare l’uso del voto numerico nella scuola primaria e non è da escludere che una norma in tal senso venga inserita prossimamente nel disegno di legge sulla valutazione del comportamento che fra qualche settimana dovrebbe essere esaminata dal Parlamento.
La posizione dei sostenitori della proposta è ormai ben nota: il voto numerico è chiaro e preciso e fornisce adeguate indicazioni all’alunno e alle famiglie sull’andamento degli apprendimenti.
Per la verità, la ricerca pedagogica non ha mai accettato di percorrere questa strada, anzi è da anni, ma forse dovremmo dire da decenni, che pedagogisti, ma anche docenti ed esperti sostengono esattamente