Certificati falsi per iscrivere i figli a scuola: 19 genitori no-vax a processo a Rimini. L’accusa: pagavano 100 euro per l’attestato di vaccino obbligatorio
Una udienza pubblica
Nell’epoca moderna, i no vax sono sempre esistiti. Anche prima del Covid. E in certi casi hanno prodotto delle certificazioni false per evitare sanzioni o esclusioni, come l’esclusione dalla scuola. È l’accusa che ha portato alla sbarra ben 19 genitori: il processo si è aperto lunedì 8 gennaio davanti al Tribunale monocratico di Rimini per dei fatti accaduti nel 2018.
La scoperta a seguito di una denuncia
Secondo gli inquirenti, attraverso la compiacenza di un medico di Pesaro, i genitori nel 2016 e anche l’anno successivo avrebbero ottenuto per i figli la certificazione di avvenuta somministrazione di vaccini obbligatori per l’iscrizione all’asilo nido o alle scuole d’infanzia.
Solo che l’Ausl ha poi scoperto, a seguito di una denuncia, che le vaccinazioni non erano mai state realmente eseguite.
Determinante il ruolo di un anziano medico
Le indagini dei carabinieri partirono nel maggio del