Le LCD nell’insegnamento

Il dibattito sulle LCD. L’insegnante che propone un argomento nuovo deve tener conto dei prerequisiti necessari alla sua comprensione.

Ivi non entri chi non è geometra

Mi associo alla proposta di un dibattito sulle LCD e sulle considerazioni di Nicola Melone in merito all’articolo di Emilio Ambrisi. E dico subito che non solo condivido la posizione di Nicola Melone, ma dirò di più.
L’insegnante che propone un argomento, un qualsiasi argomento ma specialmente se completamente nuovo, dovrebbe accertarsi preventivamente che siano noti agli studenti quelle conoscenze che risultano essere basilari per la comprensione delle nuove “proprietà”: quelle conoscenze, insomma, che comunemente sono denominate prerequisiti.

Per farlo si può ricorrere a verifiche con quesiti a risposta chiusa (vero-falso, scelta multipla, ma senza motivazione della risposta). Ci vuole poco per la somministrazione, ma molto per la preparazione.

È comunque uno dei pochi casi, secondo il mio modestissimo parere, in cui questa tipologia di quesiti può
mostrarsi utile. Ma, come dicevo, ho da aggiungere qualcosa.

Precisamente, ritengo che dovrebbe essere anche esplicitato che cosa gli studenti devono sapere e saper fare a conclusione dello svolgimento del nuovo argomento. Vale a dire: quali sono gli obiettivi di apprendimento, in termini di conoscenze e di abilità.

Se può servire, propongo un esempio.

Supponiamo che l’argomento che si vuole trattare sia “Circonferenza e cerchio: definizioni e proprietà”.
Lo studente dovrebbe possedere alcuni prerequisiti. Per esempio:
Conoscenza dei primi elementi di geometria piana (criteri di uguaglianza dei triangoli, teorema di Pitagora, concetto di isometria e conoscenza degli invarianti di una isometria).
Dovrebbero poi

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