Giorno della Memoria
Il 27 gennaio del 1945 furono abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e il mondo intero aprì gli occhi sulle nefandezze perpetrate dal nazismo. Tale data, segnando la fine di uno dei periodi più tragici e bui della storia dell’umanità, è stata scelta simbolicamente dal Parlamento italiano che, con la legge n. 211 del 2000, ha istituito il Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Anche quest’anno il Ministero dell’Istruzione e del Merito partecipa al comune intento di preservare la memoria della Shoah, invitando le istituzioni scolastiche a promuovere, in prossimità del 27 gennaio, iniziative di studio, formazione e sensibilizzazione che coinvolgano l’intera comunità scolastica, stimolando il confronto tra e con le nuove generazioni, affinché il ricordo delle vittime dell’Olocausto diventi esempio di vita e di lotta alla discriminazione culturale, religiosa, etnica, o razziale.
Il prossimo 26 gennaio il Ministro dell’Istruzione e del Merito prenderà parte, altresì, come da tradizione, alla celebrazione del “Giorno della Memoria” presso il Quirinale. Durante la cerimonia saranno premiati gli istituti vincitori del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”, arrivato alla XXII edizione e promosso dalla Direzione generale per lo studente l’inclusione e l’orientamento scolastico sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI)
In occasione del Giorno della Memoria, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno, la Biblioteca del MIM rinnova l’esposizione di volumi dal titolo “La scuola negata”, sull’effetto delle leggi razziali del 1938 con una integrazione di testi sulla Shoah. L’iniziativa sarà visitabile presso la Sala dell’Emeroteca al piano terra del Palazzo del MIM a Roma.
“La scuola negata” ripercorre la storia dei libri di testo che, con la circolare n. 33 del 30 settembre 1938 del Ministro dell’Educazione Nazionale, furono eliminati dalle scuole perché gli autori erano di origine ebraica. Tra gli esemplari posseduti dalla Biblioteca del Ministero: “Italia antica. Dalla caverna preistorica al palazzo imperiale”, di Alessandro Della Seta, 1928; “Geografia generale e descrittiva”, di Roberto Almagià, 1933; “Demostene e la libertà greca”, di Piero Treves, 1933.
Di particolare importanza storica è il periodico “Vita Universitaria”, che il 5 ottobre 1938 (num. 10 anno III) apriva la prima pagina con l’elenco de “I professori ebrei eliminati dalle Università”.
Completano l’esposizione due volumi digitalizzati e consultabili su schermo touchscreen. “Bronzi italiani (Trecento-Settecento)” di Lodovico Pollak, archeologo e mercante d’arte ucciso con la moglie e i figli nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. La famiglia Pollak fu deportata durante il rastrellamento del Ghetto di Roma il 16 ottobre 1943. E “Archimede. La scienza che dominò Roma” di Gino Loria, matematico, che dovette abbandonare l’insegnamento in seguito alla promulgazione delle Leggi razziali.
L’esposizione sarà aperta fino al 31 gennaio presso la Sala dell’emeroteca della Biblioteca del MIM nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 15:00.
Per prenotare una visita: biblioteca@istruzione.it
Per il personale interno non serve prenotazione.
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