Grossman: la Shoah avvenimento dal significato universale o esclusivamente ebraico?

Quando, in occasione della Giornata della memoria, lo scrittore israeliano David Grossman ottenne a Firenze la laurea honoris causa della Facoltà di lettere e filosofia in Studi letterari e culturali internazionali, ”quale riconoscimento delle sue alte qualità artistiche e del suo illuminato impegno civile”, nella sua lectio magistralis si interrogava sul senso della Giornata internazionale della memoria che ricorre il 27 gennaio di ogni anno

In questa giornata si ricordano le stragi naziste nei campi di concentramento costruiti nelle terre conquistate dai tedeschi e dentro i quali oltre sei milioni di ebrei, ma anche zingari, omosessuali, oppositori, andicappati furono uccisi e poi bruciati per non lasciare traccia e per evitare accumuli di cadaveri. 

Fu un eccidio senza precedenti nella storia dell’umanità che, dopo quel momento, dice Grossman, non fu più la stessa.

Ma la domanda che lui si pose, e che pose al suo uditorio, fu  essenzialmente la seguente: “Ecco alcuni interrogativi che questa giornata

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