Intelligenza artificiale, Padre Benanti: deve essere chiaro cosa viene prodotto con essa e cosa no, investire su formazione

Come abbiamo scritto Paolo Benanti, teologo e filosofo francescano professore alla Pontificia università Gregoriana, è diventato di recente presidente della Commissione Algoritmi del Dipartimento per l’informazione e l’editoria di Palazzo Chigi, che si occupa di Intelligenza artificiale, dopo l’uscita di Giuliano Amato

“L’uomo deve guidare il sistema”

In un’intervista a La Repubblica l’esperto ha chiarito il suo pensiero: “A noi interessa che coesistano uomo e macchina, quindi ci vogliono i guard rail ma dobbiamo anche chiederci se è necessario o meno richiedere un tipo di formazione per utilizzarli. Il prodotto creato con IA deve essere sempre riconoscibile, per evitare che l’uomo venga ingannato. Altrimenti sarebbe alto l’impatto sulla vita democratica da parte di chi può influenzare l’opinione pubblica”.

“Ci sono due temi etici paralleli, l’urgenza e l’importanza. Per urgenza la ricerca delle informazioni su internet è il primo tema da affrontare. Per importanza bisogna salvaguardare l’editoria perché i giornalisti consentono al tessuto

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