Salvini “benedice” l’autonomia differenziata e l’elezione diretta del premier: no al 6 politico, sì al merito a scuola, così cambieremo Italia e Europa
Il leader della Lega Nord e vicepremier, Matteo Salvini
La Lega vuole cambiare l’Italia, il rapporto con gli enti locali e quindi anche servizi pubblici essenziali come la scuola. Il piano è stato annunciato dal suo segretario Matteo Salvini: collegato sabato 27 gennaio all’inaugurazione della nona edizione nazionale della Scuola politica del Carroccio, il vicepremier ha detto che non abbiamo “bisogno di riforme, l’Autonomia non è un punto di arrivo ma di partenza per trasformare l’Italia in un Paese moderno, efficiente, responsabile e federale”. Salvini, quindi, attua la sua “benedizione” per il disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata, approvato mercoledì scorso al Senato, e nei prossimi giorni atteso alla Camera per un secondo esame.
Non la pensano allo stesso modo, invece, le forze politiche dell’opposizione, diversi governatori, soprattutto del Sud Italia, a partire dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, e anche le organizzazioni sindacali: