Metà delle donne senza lavoro e il 23% dei giovani Neet, denuncia Ocse: il Pil ne risente, servono politiche attive, più lavoratrici e laureati
Pil bloccato dalla metà delle donne disoccupate e da un giovane su quattro Neet, l’Ocse chiede all’Italia politiche attive, più attenzione per le lavoratrici e iscritti all’Università.
Più lavoro, soprattutto per le donne, più universitari e quindi più laureati. È la “ricetta” che in Italia nel volgere di pochi lustri, entro il 2050, farebbe aumentare dell’3,5% il Pil pro capite. Le indicazioni arrivano dall’Ocse attraverso un Report specifico sull’Italia nel quale si sottolinea il peso dei Neet (pure in questo caso con un’alta percentuale di donne), con un tasso altissimo tra i giovani, attorno al 23%, con le sole Colombia e Turchia che riescono a fare peggio.
L’Ocse sostiene che rafforzando e ampliando le politiche attive sul lavoro, incrementando l’istruzione terziaria e riducendo il divario di genere nel mercato del lavoro potrebbe.
Ancora poche donne occupate
L’Ocse segnala il tema della partecipazione femminile al mercato del lavoro,
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