Aggiornamento Gps 2024, ancora da chiarire il titolo di accesso alla seconda fascia e la questione dei 24 cfu

In attesa dell’aggiornamento delle Gps previsto in primavera sono ancora molti i punti da chiarire. Non sono previste grosse novità ma alcuni aspetti richiedono risposte urgenti. Primo tra tutti il titolo di accesso alla seconda fascia per quanto riguarda i docenti della scuola secondaria non abilitati, alla luce dei nuovi percorsi abilitanti che dovrebbero partire a breve, e la questione dei 24 cfu conseguiti entro il 31 ottobre 2022. Facciamo dunque una sintesi di ciò che sappiamo finora.

Gps, le conferme

Si attende l’ok definitivo del Decreto Milleproroghe, che porta con sè la previsione di una nuova ordinanza che disciplinerà le supplenze dalle Gps e dalle graduatorie d’istituto. Accantonato dunque per il momento il ricorso al nuovo regolamento, che avrebbe richiesto tempistiche troppo lunghe di definizione e approvazione rispetto alla tabella di marcia per poter procedere con l’aggiornamento delle Gps. La validità delle graduatorie, salvo sorprese, dovrebbe inoltre essere sempre biennale. E anche per quanto riguarda la tabella di valutazione dei titoli non dovrebbero essere previsti sconvolgimenti.

Iscrizione alla seconda fascia Gps: i dubbi

Uno dei principali dubbi attiene i requisiti di accesso alla seconda fascia Gps: i 24 cfu saranno ancora richiesti? L’interrogativo nasce in particolare dal fatto che dopo la fase transitoria (nell’ambito del nuovo sistema di reclutamento) prevista fino al 31 dicembre 2024non serviranno più per l’accesso ai concorsi. La domanda posta, quindi, è quanto mai attuale e necessita di una risposta nel breve termine, al fine di permettere agli interessati (neo laureati e diplomati ITP) di conoscere i requisiti necessari ai fini dell’inserimento nelle citate graduatorie. I prossimi passaggi attraverso cui trapeleranno le prime notizie, con cui iniziare a capire come il Ministero avrà intenzione di dipanare la matassa, saranno l’informativa che i sindacati riceveranno dal Ministero negli incontri che si svolgeranno nei prossimi mesi e la bozza di ordinanza ministeriale che seguirà.

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