SBC Per la violenza nelle scuole ci vogliono atti concreti, chi aggredisce deve pagare
Sulla dilagante violenza nelle scuole da parte di alunni e genitori fino a questo momento non è stato fatto nulla. I sindacati parlano giustamente di organici, precari, mobilità, retribuzioni, contratti, ma di questo problema non ne parlano né hanno mai chiamato in piazza i docenti come chiesi anni fa, proponendo una petizione.
Io non so cosa si stia aspettando, forse il morto.
Il fenomeno certo dilaga perché i violenti, gli aggressori sanno che le loro gesta non avranno conseguenze di cui temere e percepiscono che c’è un’impunita’.
Ad esempio se fossero previste ammende di 25.000 euro credo che molti genitori prima di sferrare un pugno o un calcio a un docente ci penserebbero due volte.
E come non prevedere per i docenti aggrediti con ricovero ospedaliero almeno 120 giorni di congedo e il diritto di essere trasferito con precedenza dalla scuola in cui si è stati aggrediti e come non prevedere per gli alunni non solo la ripetenza ma l’obbligo di trasferimento in altra scuola con indicazione sul diploma finale dell’aggressione di cui è stato protagonista. ( nota di biasimo)Gli aggressori devono sapere di andare incontro a dure sanzioni e di ricevere un danno.
Io credo che bisogna essere severi e coerenti perché è stato il lassismo e il buonismo degli ultimi anni che ha fatto aumentare le violenze contro gli insegnanti e da qualche tempo anche contro i Dirigenti Scolastici.
Bisogna comprendere il fenomeno, ma bisogna scoraggiare questi atti violenti che stanno sempre più diffondendosi.
Libero Tassella SBC
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