Il Governo Meloni vuole cambiare la scuola, monta la protesta di studenti e Sinistra: no all’istruzione classista, meritocatica sottomessa al mercato

Cresce il dissenso sindacale, studentesco e della Sinistra politica verso le scelte che il Governo Meloni e il ministro Giuseppe Valditara stanno attuando sulla scuola, in particolare sulla “stretta” a proposito della condotta degli studenti e sulle sanzioni maggiori da dare a chi non rispetta le regole, sull’autonomia differenziata, sugli istituti tecnici e professionali ridotti a quattro anni, il liceo Made in Italy e altro ancora. A scendere in campo per dire ‘no’ è stata anche l’Unione degli Studenti: durante l’Assemblea nazionale ha svolto tre giornate di assemblee, dibattiti e laboratori – assieme a Mnl, Obessu, Rete della Conoscenza, Flc-Cgil, Actionaid, Libera, Legambiente, Sbilanciamoci, Movimento No base, Non Una Di Meno e Fridays For Future, Maleducat3, Giovani Palestinesi  – al termine dei quali è stato chiesto di avviare “un modello di scuola alternativo, costruito dal basso dimostrando che non solo è possibile ma necessario”.

Uds: la nostra

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