Eurovision, Israele ad un passo dall’esclusione: “La canzone è sul 7 ottobre”

Eurovision, Israele rischia la clamorosa squalifica. La canzone di Eden Golan è un caso
L’Eurovision diventa un caso politico a livello internazionale. La delegazione di Israele infatti rischia la clamorosa esclusione perché il brano selezionato “Pioggia d’ottobre” è un chiaro riferimento all’agguato del 7 ottobre e punta il dito contro le violenze di Hamas. Il regolamento del festival musicale – si legge su Il Corriere della Sera – vieta riferimenti politici. “La squalifica sarebbe una decisione scandalosa. Il testo esprime i nostri sentimenti in questo momento e non è politica“, commenta Miki Zohar, ministro della Cultura. Eden Golan, la cantante, è nata a Kfar Saba, non lontano da Tel Aviv, ed è cresciuta a Mosca dove il padre lavorava. La famiglia è tornata a Tel Aviv proprio nel 2022 dopo l’invasione dell’Ucraina, anche se la popstar sostiene che non sia stata quella la ragione. Israele ha preso parte all’Eurovision per 50 anni e ha vinto quattro volte, l’ultima nel 2018.
Il testo della canzone – prosegue Il Corriere – recita frasi di questo tipo: “La vita non è un gioco per codardi / Mentre il tempo passa / Ogni giorno / sto perdendo la testa”. Gli ultimi versi sono sussurrati più che cantati, in inglese perché gli spettatori internazionali possano capirli. Eden Golan è stata scelta per rappresentare Israele all’Eurovision e il titolo non lascia dubbi su quali eventi la ballata voglia evocare. Delle parole ce n’è una ripetuta — “fiori” — che potrebbe essere la più identificabile con un messaggio legato alla guerra che va avanti da 139 giorni, eppure difficile da interpretare per gli stranieri: così gli israeliani chiamano i soldati caduti in battaglia.
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