WhatsApp compie 15 anni e supera i 2 miliardi di utenti

WhatsApp compie oggi 15 anni: divenuto lo strumento di comunicazione più popolare al mondo, ha oltre 2 miliardi di utenti. L’applicazione di messaggistica è stata creata il 24 febbraio 2009 da due ex dipendenti di Yahoo, Jan Koum e Brian Acton, e nel 2014 è entrata a far parte di Meta, acquisita da Mark Zuckerberg per circa 19 miliardi di dollari. Secondo l’ultimo studio IAB Spain Social Networking Study (2023), WhatsApp continua a essere l’applicazione più apprezzata nel suo genere, utilizzata più frequentemente e più intensamente, e la più trasversale, essendo la preferita dalle generazioni millennial, zeta e alfa. Secondo il sito web Statista, i 2 miliardi di utenti di WhatsApp in tutto il mondo superano le rivali come la cinese WeChat (1,336 miliardi), Facebook Messenger (979 milioni) o Telegram (800 milioni). L’app ha incorporato innovazioni sempre più complesse: dalle videochiamate o note

Continua la lettura su: https://www.repubblica.it/tecnologia/dossier/speciale-mobile-world-congress-2024/2024/02/25/news/whatsappcompie_15_anni_e_supera_i_2_miliardi_di_utenti-422200760/?rss Autore del post: La Repubblica Fonte: https://www.repubblica.it

Related Articles

Emergenza Coronavirus COVID-19: notizie e provvedimenti

Ordinanza del 2 giugno 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. 

Ordinanza 29 maggio 2021 Ai fini del contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2, le attività economiche e sociali devono svolgersi nel rispetto delle “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, come definitivamente integrate e approvate dal Comitato tecnico scientifico, che costituiscono parte integrante della presente ordinanza

Ordinanza 21 maggio 2021 Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-Cov-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro.

Ordinanza 21 maggio 2021 Linee guida per la gestione in sicurezza di attivita’ educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l’emergenza COVID-19.

Ordinanza 21 maggio 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Generazione Z e Millenial: l’impatto dell’Inflazione, del cambiamento climatico e delle innovazioni tecnologiche

Le nuove generazioni italiane, nello specifico la generazione Z e Millenial, sono state oggetto della ricerca globale Deloitte 2024 “GenZ e Millennial Survey”. Il rapporto offre un’analisi approfondita delle percezioni e delle aspettative dei giovani a livello globale, sono stati coinvolti oltre 14 mila GenZ e più di 8 mila Millennial in 44 Paesi. Per la prima volta, la ricerca ha esplorato il tema della Generative AI, rivelando che, nonostante il suo utilizzo limitato nel contesto lavorativo, i giovani vedono grandi potenzialità nello sviluppo e utilizzo di questa tecnologia. Interrogati su quali emozioni susciti in loro la Generative AI, il 29% dei GenZ esprime “incertezza”, il 28% “fascinazione” e il 22% “eccitazione”. Più tiepido il giudizio dei Millennial, che si dichiarano per il 33% “incerti”, per 21% “affascinati” e per il 17% “confusi”. Ancora poco sfruttata sul lavoro – dichiara di usarla spesso il 16% della GenZ e l’11% dei Millennial –, la GenAI è percepita in maniera diversa tra chi la utilizza molto e chi non ha grande dimestichezza con questa novità. Intervistati sulle potenziali applicazioni della GenAI, secondo il 47% della GenZ e secondo il 39% dei Millennial questa innovazione può aiutare a “liberare tempo e migliorare il work-life balance” – una convinzione che arriva al 73% della Gen Z e al 78% dei Millennial che la usano di frequente. La GenAI, inoltre, potrebbe aiutare a “liberare tempo che si può usare per lavori più creativi e strategici”: lo pensa il 47% della GenZ (78% tra gli utilizzatori frequenti) e il 40% dei Millennial (71% tra chi la usa spesso).

«I giovani italiani continuano a dimostrarsi più sensibili della media globale rispetto alle preoccupazioni economiche e all’urgenza della sfida climatica
», commenta Fabio Pompei, Ceo di Deloitte Italia. «Molti degli intervistati si dicono disposti a cambiare abitudini di consumo e dichiarano di scegliere prodotti e servizi in funzione del loro impatto ambientale. Le aziende devono sintonizzarsi con questa nuova sensibilità, che di anno in anno si è consolidata e ci mostra la profondità del cambiamento culturale avvenuto sul tema della sostenibilità ambientale e sociale. Molto interessante anche il percepito sulla Generative AI: dalla survey emerge un gap tra chi la usa di più – e si dimostra consapevole delle sue potenzialità eccezionali – e chi, invece, si sente ancora “confuso” o “incerto”
».

Oltre ai vantaggi emergono anche alcuni timori: il 46% GenZ e il 41% Millennial pensa che la GenAI potrebbe “richiedere una riqualificazione professionale e impattare sulle decisioni di carriera”, mentre il 55% della GenZ e il 52% dei Millennial pensa che la GenAI potrebbe “causare l’eliminazione di posti di lavoro”. Inoltre, meno della metà dei giovani – il 43% della GenZ e il 34% dei Millennial – pensa che il proprio datore di lavoro li stia adeguatamente formando sulle potenzialità, sui vantaggi e sul valore della GenAI.

“L’ingresso della GenZ e dei Millennial nel mondo del lavoro ha portato con sé grandi cambiamenti per quanto riguarda la cultura interna e l’organizzazione delle imprese”, spiega Paolo Galletti, Chief Human Resources Officer e People and Purpose Leader di Deloitte. “Tra le evidenze dell’ultima edizione della nostra survey vi è il consolidamento di alcuni trend già emersi nelle ultime edizioni: per GenZ e Millennial il work-life balance, la salute mentale e la possibilità di lavorare da remoto sono ormai considerati priorità quando si sceglie un datore di lavoro. Grande importanza è attribuita anche al “purpose”, ovvero all’insieme di valori che caratterizzano l’azienda di cui si fa parte e che danno al professionista “un senso” che va al di là della retribuzione economica. Per i giovani il “purpose” ha un valore e un ruolo molto più significativo di quello che veniva attribuito dalle generazioni precedenti”.

Gli intervistati italiani, e in particolare i Millennial, risultano essere meno ottimisti riguardo alla situazione economica e sociale rispetto allo scorso anno: solo il 16% della GenZ e l’11% dei Millennial prevede un miglioramento della situazione economica generale. In continuità con l’anno passato, la prima preoccupazione sia per la GenZ sia per i Millennial è il costo della vita (35% GenZ e 43% Millennial). Rimane prioritaria anche la sfida del cambiamento climatico (33% GenZ e 32% Millennial) e quella della disoccupazione (21% GenZ e 20% Millennial). Ma se i giovani italiani, in generale, sono meno ottimisti della media globale per quanto riguarda lo scenario economico e sociale, sull’ambiente, invece, risultano particolarmente fiduciosi riguardo alla possibilità di fare la differenza e di influenzare il resto della società: sull’ambiente il 62% della GenZ e il 53% dei Millennial ritiene di avere un’influenza moderata o significativa. Anche sulla salute mentale (60% GenZ; 49% Millennial) e sull’uso etico della tecnologia (52% GenZ; 45% Millennial) i giovani si sentono pronti a guidare il cambiamento.

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000