Giudizio alunni primaria, Manzi (Pd): vogliono smantellare la valutazione descrittiva per fare spazio al giudizio sintetico che non guarda al processo di crescita

Il Partito Democratico è contrario all’introduzione del giudizio sintetico degli alunni nella scuola primaria che il Governo Meloni vorrebbe introdurre per venire incontro alle esigenze delle famiglie degli alunni, le quali spesso non riuscirebbero ad interpretare gli attuali giudizi descrittivi. L’ha ribadito Irene Manzi, capogruppo del Partito democratico a Montecitorio e responsabile Scuola Pd, a margine di una conferenza stampa tenuta il 27 febbraio alla Camera da una serie di associazioni dopo l’emendamento presentato dal governo ad inizio mese in Commissione Cultura del Senato durante l’esame del DDL sul voto in condotta. Ai nostri microfoni, Manzi ha ricordato che “stiamo parlando di scuola primaria, dei primissimi gradi di d’istruzione, quando c’è tanta possibilità di crescere e di migliorare”: quindi, bisognerebbe verificare a fondo i motivi del cambiamento, “il quarto in pochi anni” (come ricordato dalla ‘Tecnica della Scuola’ solo pochi giorni fa ndr), prima di smantellare l’attuale valutazione descrittiva.

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