Studenti e polizia fra etica e politica
Cosa diremo ai nostri studenti dopo le manganellate a Pisa? Il dibattito politico deve restare al di fuori della scuola? Studenti e polizia fra etica e politica.
“Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”
Sergio Mattarella
Nel mese di febbraio 2024 il Presidente della Repubblica Italiana è intervenuto con il perentorio commento in epigrafe sulla vicenda delle manganellate a studenti anche minorenni manifestanti per la Palestina. Col suo intervento ha ricordato fermamente l’articolo 17 della Costituzione di cui è garante:
“I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi […]”
All’articolo 17 è strettamente collegato l’articolo 21:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione […]”
Durante i lavori preparatori della nostra Costituzione il dibattito sull’articolo 17, che richiese meno tempo di quello dedicato all’articolo 21, riguardò oltre che i luoghi e i preavvisi di riunione l’opportunità o meno di introdurre l’avverbio “pacificamente”, che alla fine si decise di mantenere.
Sicuramente il monito presidenziale è stato concepito sulla base di notizie oggettivamente accertate circa il carattere pacifico della manifestazione studentesca.
La massima carica dello Stato, che merita rispetto soprattutto da parte di chi rispetto non merita, ha espresso così un giudizio etico che a livello politico non dovrebbe essere sottovalutato.
Anche da parte nostra è possibile stabilire sulla base delle notizie acquisite mediante i mezzi di informazione, a meno di smentite peraltro improbabili, alcuni fatti. Giovani riuniti pacificamente e senza armi si sono recati
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