Il lavoro come pratica correttiva per la violenza in classe, succede anche negli USA
La violenza in classe risulta sempre più problematica ed invalidante per l’esecuzione della didattica frontale. La crisi sociale, che è coerente con le varie forme di recessione economica che imperversano nei vari States, costituisce il primo elemento basilare che produce violenza e dispersione come elementi e forme di risposta alla stessa. Si moltiplicano le stragi, aumentano i tassi di possesso di arma da fuoco soprattutto tra i giovani, le scuole, nonostante l’onorevole ruolo ricoperto risultano essere sempre meno sicure e si dotano – alla pari degli aeroporti – di metal detector e strutture per garantire la sicurezza al loro interno. Che fare, dunque, per limitare la violenza in classe e rendere la scuola una terra di nessuno? Gli States hanno più volte tentato di aumentare gli assistenti sociali pro-capite in modo tale da applicarsi in un monitoraggio sempre più realistico: tale utile iniziative, non contornata da azioni concrete non ha
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