Trasporto scolastico, Comune esclude dai contributi i figli di extracomunitari: condannato
Si possono discriminare i bambini che fruiscono del trasposto scolastico sulla base della loro nazionalità?
La risposta sembrerebbe scontata, eppure….
Il caso
Un Comune abruzzese deliberava di assegnare un contributo per il pagamento del bus e della mensa scolastica solo agli alunni figli di genitori dell’Unione europea, ignorando gli alunni con genitori “extracomunitari”, che frequentavano la stessa scuola.
Tale provvedimento veniva impugnato da due associazioni di consumatori, in quanto ritenuto discriminatorio.
La scuola è aperta a tutti
“La scuola è aperta a tutti”, così recita l’art. 34 della Costituzione, precisando che “l’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita”.
Le leggi sull’immigrazione
La normativa che regola la permanenza degli stranieri sul territorio italiano vieta trattamenti discriminatori sulla base della nazionalità.
Allo stesso modo, la “Convenzione sui diritti del fanciullo” del 20 novembre 1989 ratificata dall’Italia con l. n. 176/1991, ribadisce il diritto all’insegnamento primario gratuito (art.28).
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