A Caivano sei mesi dopo: “Qui è sempre peggio”
A Caivano, cittadina di periferia a nord di Napoli, sono arrivate le notifiche di sfratto per 254 appartamenti occupati, dentro cui vivono oltre 400 persone molti dei quali sono minori. Non avrebbero pagato i canoni previsti, dunque l’obbligo di lascare le case sarebbe corretto, ma, si chiedono tutti, ora questa gente dove andrà a vivere?
Nel Parco di questo paese erano stati costruiti alloggi per ospitare parte dei terremotati dopo il sisma dell’Irpinia del 1980, ma nel corso degli anni, mancando le istituzioni, si è trasformato in un luogo gestito dalla criminalità organizzata, dove ci sono, scrive Vita.it, dodici piazze di spaccio e nessun servizio per chi ci abita. Proprio qui lo scorso ottobre due ragazzine furono stuprate e proprio qui, pochi giorni dopo quel terribile fatto, venne la premier Giorgia Meloni che sottoscrisse, col suo governo, il cosiddetto “Decreto Caivano”.
Attraverso quell’atto erano state promesse più pattuglie della polizia, che sono arrivate ma che non hanno portato