Burnout docenti, a quando il riconoscimento del lavoro usurante?
Mi fa piacere (tristemente piacere) scoprire, attraverso la lettura di alcun articoli di seri studiosi, che ci si è ricordati di quanto stressante e usurante sia il lavoro (missione) dell’insegnante.
Ultimamente, infatti, in un’intervista, il medico Lodolo D’Oria, specialista nel campo dei lavori ‘probanti’, sottolineava, con ineccepibili argomentazione e chiari dati, il rischio di grave logoramento psichico e fisico a cui è sottoposto il docente nel compiere il suo lavoro esponeva, perfettamente cause, gli effetti e le estreme conseguenze di questa lenta decadenza e irriducibile consunzione a cui (spesso senza accorgersene) sono sottoposti gli educatori.
Del resto tutte le persone competenti che gravitano attorno al mondo scolastico hanno piena contezza del burnout a cui si è esposti. Peccato, però, che sulla Gazzetta ufficiale l’insegnamento non risulti tra i lavori usuranti.
In fondo, per tutti, è meglio da un lato elogiare l’opera del docente, fondamentale per la vita della società, dall’altro