Modello AI guadagna 15.000£ al mese con scatti mozzafiato: la cifra è destinata ad aumentare
Indossate il vostro casco da realtà virtuale e preparatevi a un viaggio nel futuro della moda e dell’influencer marketing. No, non stiamo parlando di starlette o modelli da copertina, ma di bellezze artificiali che stanno facendo impazzire il web. Sembra fantascienza, ma è tutto vero! Stiamo per raccontarvi l’incredibile storia di Lily Rain, una modella virtuale che guadagna migliaia di euro al mese… semplicemente esistendo nel cyberspazio!
Imagine di poter fare soldi nel mondo della moda senza mai dover mettere piede in una passerella o in uno studio fotografico. Questa è la realtà per Lily Rain, una modella virtuale che, grazie ai suoi scatti digitali mozzafiato, sta portando a casa la bellezza di 15.000 sterline mensili grazie alla piattaforma Fanvue. E sembra che sia solo l’inizio, secondo gli esperti del settore. Ma come fa? Andiamo a scoprirlo insieme!
Le Modelle AI stanno conquistando il Web e i Portafogli
Le modelle AI, come la nostra Lily Rain, stanno diventando le nuove regine dei social network e delle piattaforme di content creation. A differenza delle loro controparti umane, che devono fare i conti con viaggi, trucco, parrucco e outfit, Lily e le sue colleghe digitali possono apparire in location esotiche senza muovere un pixel. Will Monange, CEO di Fanvue, ci svela che gli ultimi dati mostrano un aumento vertiginoso dei creator AI, che contribuiscono in modo significativo ai ricavi della piattaforma.
Il creatore di Lily ci fa sapere che sfruttare le stagioni e le tendenze di viaggio per creare contenuti su misura è diventato un business molto redditizio. Lily può sembrare una Kardashian in vacanza sugli sci nei resort più esclusivi, senza muoversi dal suo mondo digitale. Ma attenzione: non tutto ciò che luccica è oro, e ci sono voci di modelli che si lamentano della concorrenza delle loro controparti AI, che sembrano godere di una popolarità ancora maggiore!
La Controversia delle Modelle Virtuali: Tra Innovazione e Polemiche
Non tutti vedono di buon occhio questo fenomeno. Recentemente, una modella ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che il suo aspetto fisico potrebbe essere stato “rubato” per creare modelli virtuali. Ines Trocchia, con quasi 2 milioni di seguaci su Instagram, ha addirittura affermato che le modelle AI stanno diventando più popolari di lei. Ricordiamo, però, che queste sono solo voci e che è sempre bene verificare le fonti prima di trarre conclusioni affrettate.
Il mondo virtuale è affascinante, ma è anche pieno di insidie e questioni etiche da non sottovalutare. Mentre ci deliziamo con gli scatti mozzafiato di queste meraviglie digitali, non dimentichiamo di interrogarci sul futuro della moda e dell’influencing. Che ne sarà delle modelle e dei modelli in carne e ossa? Saranno in grado di tenere il passo con queste nuove icone di pixel e algoritmi?
La storia di Lily Rain, la bomba virtuale che guadagna £15,000 al mese, dimostra quanto le nuove tecnologie possano aprire nuove opportunità e possibilità di guadagno. Ma è importante considerare anche le implicazioni etiche e sociali di questa tendenza.
Cosa ne pensi tu del crescente ruolo dell’intelligenza artificiale nel mondo della moda e della bellezza? Sei entusiasta all’idea di vedere sempre più AI models sulle passerelle e nelle campagne pubblicitarie, o preferisci il fascino e l’autenticità dei modelli umani tradizionali?
“La bellezza salverà il mondo”, scriveva Dostoevskij, ma in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale inizia a dettare le regole anche nel mondo del glamour, ci si chiede quale bellezza stia davvero salvando il nostro mondo. La storia di Lily Rain, la modella virtuale che incassa 15.000 sterline al mese su una piattaforma per creatori, è emblematica di un cambiamento epocale. La bellezza, un tempo imperfetta e umana, oggi si veste di algoritmi e dati, sfidando i canoni e le limitazioni fisiche. Ma non è solo una questione estetica: è una riflessione sul lavoro, sull’etica e sull’identità. Se da un lato ci troviamo di fronte a un’opportunità di creazione senza precedenti, dall’altro dobbiamo interrogarci sull’impersonalità e sulla mancanza di autenticità che un simile fenomeno comporta. Cosa significa per i modelli in carne e ossa vedere la propria immagine e professione trasformate da entità digitali che non conoscono stanchezza né età? La tecnologia, una volta più, si pone come un bivio tra progresso e perdita, tra innovazione e nostalgia. Lily Rain potrà anche non avere bisogno di viaggiare o di truccarsi, ma può davvero sostituire la calda imperfezione dell’essere umano? La risposta, forse, sta nel cuore di chi ancora crede che la bellezza, quella vera, sia inscindibile dalla fragilità e dalla forza della nostra umanità.
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