Lo “Ius Scholae” è la Risposta alla Domanda del Ministro Salvini
Le recenti dichiarazioni del Ministro Valditara, che immagina classi in cui la maggioranza degli alunni è italiana, sembrano prive di senso. Tuttavia, seguendo le affermazioni del Segretario della Lega, partito a cui appartiene il Ministro, emerge una questione importante: come può una maestra spiegare in una classe in cui gli italiani rappresentano solo il 20% degli alunni?
L’auspicio del Ministro Valditara sembra distante dalla realtà quotidiana delle scuole. Chi lavora nel settore sa bene che la presenza di alunni di origine straniera non costituisce un problema insormontabile per i docenti. La chiave sta nell’avere gli strumenti adeguati per gestire questa diversità, che in realtà rappresenta una risorsa.
La proposta di fornire supporti linguistici aggiuntivi agli Istituti scolastici italiani è positiva, ma ancor meglio sarebbe abbandonare la retorica del consenso politico. Invece di far apparire la diversità come un problema, dovremmo considerarla una risorsa. In una società che invecchia, lo “Ius Scholae” potrebbe rappresentare un importante passo culturale e sociale.
Enzo Maraio
Luca Fantò
Segretario Nazionale PSI
Responsabile Nazionale PSI Scuola
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