Lega, consensi a picco. C’è la fronda anti-Salvini ma il generale Vannacci parla come lui: in una classe di stranieri difficile insegnare l’italianità
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini
La scuola si conferma uno dei temi preferiti dalla politica. Anche quando i consensi vengono meno. Come sta accadendo alla Lega, i cui elettori sembrano sempre più assottigliarsi. Tanto da avere più che dimezzato le preferenze degli italiani in una manciata di anni.
“Da due anni io e altri diciamo di togliere il nome di Salvini dal simbolo, da due anni perdiamo tesserati e amministratori tutti i santi giorni”. A dirlo è Paolo Grimoldi, ex segretario del Carroccio in Lombardia ed ex parlamentare leghista, oggi uno dei 21 firmatari della lettera diretta al leader Matteo Salvini per criticare la linea del partito.
“E’ normale che il congresso che dovrebbe decidere anche e soprattutto le linee politiche e programmatiche del partito, che nella lettera definiamo lacunose per usare un eufemismo, si svolga dopo le elezioni?”.
E ancora: “Una delle proposte di Afd