Alunni stranieri, anche Valditara boccia il tetto rigido del 20% ma insiste sulle classi di potenziamento d’italiano per chi è indietro. Giannelli (Anp) d’accordo

Foto fornita dal Ministero dell’Istruzione

L’obiettivo è quello di studiare una riforma seria. È un tema già posto da Berlinguer, firmato da Ciampi, riproposto da Gelmini. Non è un tema propagandistico come è stato scioccamente detto, è un tema serio da affrontare con serietà. Non ci stiamo lavorando dalla scorsa settimana”. A sostenerlo, parlando dell’esigenza di ridurre il numero di stranieri per classe, è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a margine del congresso nazionale dell’Anp in corso a Roma.

Il titolare del Mim ha dato l’impressione di volere quindi prendere le distanze dall’introduzione del 20% di limite massimo di alunni non italiani in ogni classe prospettato dal vicepremier Matteo Salvini. “Si tratta – ha detto Valditara – non tanto di fissare tetti rigidi, quanto di realizzare l’obiettivo di garantire una vera inclusione, evitare le classi ghetto, evitare che i ragazzi che non

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