E se i videogame facessero bene?
“Cosa diremmo se oggi sentissimo proclamare che ‘l’aumento della violenza giovanile va di pari passo con quello della distribuzione di fumetti’?. Non esiteremmo a urlare al ridicolo, dal momento che i fumetti fanno ormai parte della nostra cultura, sono una forma d’arte e di comunicazione e su di essi e sui loro personaggi sono state costruite industrie editoriali e cinematografiche”: secondo Viola Nicolucci, psicologa – psicoterapeuta specializzata in cyberpsicologia (telesalute, educazione digitale e videogiochi) e autrice di Game hero, viaggio nelle storie dei videogiocatori – il videogioco è un prodotto culturale e in grado di avere un impatto positivo su benessere e salute.
Un ribaltamento dei presupposti più diffusi oggi, che tacciano i videogame come responsabili di apatia e isolamento degli adolescenti: “Noi adulti guardiamo al presente dei giovani con davanti le lenti di 20 anni fa: dovremmo calare la nostra infanzia sul contesto attuale e guardare, per esempio, all’impatto
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