Notizie rubate e carcere ai giornalisti: perché non serve la norma speciale
Azione, di Carlo Calenda, presenta una “misura draconiana contro il giornalista che, conoscendone la provenienza, pubblica materiali frutto di un reato, come gli accessi abusivi”.
Il tema è da tempo alla ribalta grazie, in modo particolare, al caso Assange (che però giornalista non è) e riguarda l’esistenza o meno di uno “scudo penale” per il giornalista che commette un reato – o concorre, o ne istiga la commissione – per procurarsi la notizia.
La norma proposta da Azione è inutile perché, in termini molto schematici, già oggi se un giornalista vìola consapevolmente una norma penale pur di avere qualcosa da pubblicare va sotto processo e può venire condannato (ci sono già casi del genere in Italia).
Scheda Assange non sarà estradato negli Usa (per ora). Breve storia di Wikileaks e del suo fondatore di Arcangelo Rociola 26 Marzo 2024
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