Oppenheimer insegnante
Un grande insegnante: brillante, ammirato, venerato. Ricordo di Julius Robert Oppenheimer in occasione del 120º anniversario della nascita.
Il film che Christopher Nolan gli ha dedicato ha reso Oppenheimer il personaggio dell’anno. Di lui si è parlato per buona parte del 2023 e in ogni parte del mondo. Il trionfo del film alla 96ª edizione dei premi Oscar, nello scorso mese di marzo, ha poi continuato a mantenere accesi i riflettori sul personaggio.
Julius Robert Oppenheimer era nato il 22 aprile, lo stesso giorno di Kant (l’ha ricordato Biagio Scognamiglio) ma del 1904 e nel cuore di Manhattan, a New York.
Al di là del film di Nolan, sono tante le ragioni che spingono a ricordarne la figura e l’opera in occasione di questo 120° anniversario della nascita. A noi piace qui ricordarlo soprattutto come insegnante. Oppenheimer, infatti fu insegnante ammirato e venerato, e già altrove se ne è parlato ricordando, tra gli altri, il giudizio di Benoît Mandelbrot: una istituzione che aveva Oppenheimer come docente diventava automaticamente il centro degli studi della fisica teorica contemporanea
Una ricca fonte di episodi e di testimonianze che ne raccontano la vita di docente universitario e il suo modo di essere con gli studenti è il libro di Jeremy Bernstein: Oppenheimer-Ritratto di un Enigma.
Eccone alcuni: La maggior parte dei suoi studenti gli era devota «al punto da imitarne i modi e persino l’eloquio» Jean Tatlock, una fiamma giovanile di Oppenheimer negli anni Trenta, diceva, per spiegare a un amico come fosse