Il Primo Maggio dell’intelligenza artificiale
Nel giorno della Festa del Lavoro vale la pena ricordare che sono 100 anni che i robot dovrebbero rubarci il lavoro. E non sono di più, gli anni, solo perché la parola robot venne inventata (per indicare un automa umanoide) per uno spettacolo teatrale del 1920. Erano gli anni difficili dopo la Prima Guerra Mondiale e negli Stati Uniti, che pure la guerra l’avevano vinta, i giornali avvertivano che l’era dei robot era alle porte e che gli uomini sarebbero diventati schiavi delle macchine. Non era solo un fatto di automazione, ma proprio di tecnologia: visto che le prime automobili stavano prendendo il posto delle carrozze con i cavalli, sul New York Times venne pubblicato uno struggente elogio dell’asino, “storico compagno dell’essere umano e portatore di pesi in tutte le epoche precedenti”. Titolo: Il fedele asinello sta sparendo.
Qualche anno dopo, quando la crisi del ‘29 fece effettivamente schizzare la disoccupazione, l’economista John
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