Una poesia per il 1° maggio
In occasione del 1° maggio in una filastrocca la scrittrice Maria Assunta Oddi celebra l’importanza di coloro che, al di là del ruolo e dello status sociale, contribuiscono al progresso civile attraverso il lavoro.
Dal bracciante agricolo all’operaio, dal dottore all’ingegnere, tutti sono indispensabili e pertanto meritevoli di tutela e rispetto. Come scriveva Gianni Rodari ogni mestiere ha il suo odore:” i fannulloni, strano però, non sanno di nulla e puzzano un po’ (da Filastrocche in Cielo e in Terra, Edizioni Einaudi, Torino).
Ecco il testo
Il simpatico signor Bullone
Decise un giorno di solleone
Di mostrare la sua importanza
E fece quattro giri con baldanza
A insaputa del capomastro
Ch’era proprio un gran furbastro.
Gli girava un po’ la testa
Che si svitava lesta lesta
Ma era bello osservare da lassù
La gru che faceva su e giù.
Poi all’improvviso gli parve di vedere
Tegole e mattoni cadere
Dall’alto