“OpenAI non ha rubato la voce di Scarlett Johansson”, secondo il Washington Post

Il Washington Post ha avuto accesso a documenti e file audio che dimostrerebbero la buona fede di OpenAI e del suo amministratore delegato Sam Altman, accusati dall’attrice Scarlett Johansson di aver dato la sua voce alla nuova intelligenza artificiale Gpt-4o capace di conversare in modo ancora più “umano” con gli utenti.

Johansson, lo ricordiamo, nei giorni scorsi si è detta “scioccata, arrabbiata e incredula” dopo aver ascoltato la somiglianza “inquietante” tra la sua voce e quella di “Sky”, una delle cinque voci virtuali messe a disposizione da OpenAI per parlare con ChatGpt senza dover ricorrere a una tastiera.

L’attrice ha anche rivelato che Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, le ha offerto di dare la sua voce a Gpt-4o a settembre scorso. Nonostante Johannson abbia rifiutato, Altman ha provato a farle cambiare idea addirittura due giorni prima del lancio della nuova IA.

Il caso Scarlett Johansson accusa

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Scarlett Johansson contro OpenAI: «Ha copiato la mia voce per ChatGPT»

Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaCi hanno detto che le macchine ci stermineranno, come in Terminator, e un po’ ci abbiamo creduto. Ci hanno detto che gli algoritmi lavoreranno al posto nostro e un po’ ci abbiamo sperato. Abbiamo visto le prime cause, per questioni di diritto d’autore, intentate dai produttori di contenuti ai produttori di intelligenza artificiale e un po’ ci siamo sorpresi. La cosa che nessuno poteva prevedere è che, al centro dei contenziosi tra le celebrities di Hollywood e le società che sviluppano la tecnologia più cool del momento, prima o poi ci sarebbe finita… la voce.Il caso di scuola è la vertenza che contrappone Scarlett Johansson – una delle attrici più celebri e celebrate della sua generazione – a OpenAI, l’ultranota società sviluppatrice di ChatGPT. Lei la conoscete tutti: è La ragazza con l’orecchino di perla, la Vedova Nera Marvel, ma anche la doppiatrice di Her (2013), film distopico di Spike Jonze in cui Joaquin Phoenix – non esattamente l’ultimo dei fessi – si innamorava dell’assistente vocale (anche) in virtù della sua irresistibile voce. E così a Sam Altman, l’incontenibile fondatore di OpenAI, deve essersi accesa una specie di lampadina: trovandosi a lanciare la versione «parlata» del suo chatbot GPT-4o, a settembre scorso ha pensato bene di chiedere alla Johansson di mettere le sue corde vocali a disposizione dell’umanità. L’attrice ha rifiutato l’invito e la cosa sarebbe morta lì, se non fosse per il fatto che niente muore mai veramente quando parliamo di intelligenza artificiale.Loading…E così è andata a finire che il chatbot è uscito: «Quando ho sentito la demo rilasciata», ha raccontato Scarlett Johannson, «sono rimasta scioccata, arrabbiata e incredula per il fatto che il signor Altman avesse scelto una voce così simile alla mia che i miei amici più stretti e gli organi di informazione non erano in grado di distinguerla». La star di Hollywood ha dichiarato che OpenAI avrebbe accettato «a malincuore» di rimuovere la voce di Sky (questo il nome dell’assistente vocale che parlerebbe come Scarlett) dopo una serie di diffide recapitate dai suoi avvvocati.OpenAI, fino a questo momento, aveva negato qualsiasi volontà di imitare timbri e cadenze della Johannson, anzi: in una dichiarazione pubblica l’azienda sottolineava che le voci dell’intelligenza artificiale «non dovrebbero imitare deliberatamente la voce distintiva di una celebrità» e che la voce di Sky appartiene a una non meglio precisata «attrice professionista» che non è ovviamente Scarlett Johannson.«La voce di Sky non è quella di Scarlett Johansson e non è mai stata pensata per assomigliare alla sua», ha detto Altman. «Per rispetto alla signora Johansson, abbiamo sospeso l’uso della voce di Sky nei nostri prodotti. Siamo dispiaciuti con la signora Johansson per non essere riusciti a comunicare meglio la cosa». OpenAI ha lanciato per la prima volta a settembre le funzionalità vocali di ChatGPT, comprendenti cinque voci diverse tra cui quella oggetto del contenzioso. La «modalità vocale» era inizialmente disponibile solo per gli abbonati a pagamento, ma a novembre OpenAI ha annunciato che la funzione sarebbe diventata gratuita per tutti gli utenti con l’app mobile.

Banconote per gioco, con le architetture del nostro territorio

Ho ideato questa interessante attività in collaborazione con la Comunità di Valle Rotaliana-Koningsberg, (che è la zona dove sta la nostra scuola) che ci ha chiesto di creare delle banconote per un gioco da tavolo ispirato al nostro territorio.

Per la realizzazione delle banconote ci siamo ispirati ai tagli degli EURO, che raffigurano delle architetture ispirate alle varie epoche della storia. Abbiamo visto che ogni banconota ha: 

DIMENSIONI SPECIFICHE riferite al TAGLIO 5, 10, 20, 50, 100, 200, 500COLORE CARATTERISTICOSTILE ARCHITETTONICO riferito a un PERIODO STORICO, dal più antico (5 euro) al più moderno (500 euro) ARCHITETTURE sul fronte e PONTI sul retrostemmi, decorazioni, mappa e bandiera EUROPEA

Abbiamo mantenuto i colori e le epoche storiche secondo lo schema degli EURO che vediamo qui sotto, tralasciando i tagli da 200 e da 500.

Il lavoro si è svolto in quattro fasi:

raccolta di immagini fotografiche delle architetture del nostro territorio: i ragazzi hanno fotografato case, palazzi, chiese, ponti, monumenti del loro paese.ricerca storica sulle architetture fotografate e suddivisione delle immagini per periodi storici dal più antico al più moderno.disegno monocromo, a seconda del taglio e del periodo storico, realizzato con le matite colorate su carta da lucido, con la fotografia come modello.elaborazione grafica digitale delle immagini per la creazione delle nostre banconote, utilizzando lo strumento Google Disegni condiviso nella GSuite scolastica.

Dopo aver fotografato i luoghi di interesse del paese i ragazzi hanno fatto una ricerca storica su ogni monumento, palazzo, chiesa o ponte e hanno suddiviso le architetture per periodo storico in modo da disegnare ogni periodo con un colore specifico:

5 euro  GRIGIO/VIOLA 1000-140010 euro ROSSO/ROSA 1500-160020 euro BLU/AZZURRO 1700-180050 euro ARANCIONE/GIALLO primi 1900100 euro VERDE CHIARO E SCURO 1950-2000 

alcune foto dei luoghi di interesse dei nostri dintorni scattate dai ragazzi

I disegni sono stati realizzati con le matite colorate su carta da lucido, copiando le forme e i chiaroscuri dalle fotografie.

I disegni sono stati fotografati e “ritagliati” digitalmente per essere utilizzati nell’elaborazione grafica delle banconote al computer in Google disegni

Sotto alcuni esempi e diverse versioni delle banconote elaborate digitalmente dai ragazzi. La nostra moneta è stata battezzata EUROT dalla fusione di EURO e ROTALIANA, il nome della piana che accoglie il nostro paese e quelli limitrofi.

questa la linea di banconote scelta per il gioco da tavolo

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