Le Olimpiadi sostenibili senza patatine fritte e foie gras
Ai prossimi Giochi Olimpici, che iniziano il 26 luglio a Parigi, non verranno servite le patatine fritte, e visto che il termine per ordinarle, nei ristoranti di tutto il mondo, è French Fries, “fritte alla francese”, la cosa sta destando un certo scalpore. È come se organizzassimo un evento a Roma levando dal menu la cacio e pepe e l’amatriciana, o bandissimo la cotoletta alla milanese in un evento a Milano.
Eppure la causa è nobile: le prossime Olimpiadi puntano ad essere le più sostenibili di sempre, a ridurre l’impronta carbonica dell’evento, e per farlo una delle strade passa da un nuovo rapporto con il cibo. Anche perché il ristorante del villaggio olimpico dove soggiorneranno gli atleti per un mese, una ex centrale elettrica dismessa, sarà il più grande del mondo e offre l’occasione di mandare alcuni messaggi anche ai tifosi. Il primo: basta
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