Intel risponde alle rivali: porteremo l’AI ovunque, dai pc all’edge

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Poteva mancare al Computex di Taipei la risposta della Intel agli annunci di Qualcomm; Amd e Nvidia? Certo che no, e infatti è puntualmente arrivata, sotto forma di novità di prodotto (chip e architetture) e con l’imprinting dato da Pat Gelsinger in occasione del keynote: «L’AI – ha spiegato il Ceo – sta guidando una delle più significative ere mai viste dal nostro settore e ancora una volta la magia del silicio consente all’informatica di fare progressi che estenderanno i confini del potenziale umano e alimenteranno l’economia globale per gli anni a venire. E siamo una delle poche aziende al mondo a innovare nell’intero spettro dell’intelligenza artificiale». A fargli compagnia sul palco, condividendone le intenzioni, i numeri uno di Acer (Jason Chen), Asus (Jonney Shih), Inventec (Jack Tsai) e anche quello di Microsoft, Satya Nadella.

Intel quindi non ci sta, ribatte con decisione all’offensiva scatenata dalle rivali a cavallo della nuova generazione di Ai Pc targati Windows e riafferma il proprio ruolo centrale nell’economia presente e futura dell’industria dei semiconduttori. Come? Mettendo sul piatto tecnologie pensate per accelerare in modo significativo l’intero ecosistema hardware e software che ruota intorno all’utilizzo massivo dell’intelligenza artificiale, e quindi data center e infrastrutture per il cloud, sistemi di rete e di edge computing per arrivare ai personal computer, business al quale il colosso californiano non sembra minimante voler rinunciare.

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A fare da comune denominatore a questa strategia, gli stessi fattori che caratterizzano la road map di tutti i produttori di chip e l’intera partita (mai stata così aperta) per il predominio nel silicio, e quindi maggiore potenza di calcolo, maggiore efficienza energetica e minori bassi costi di esercizio.

Il chip Lunar Lake

I nuovi chip Xeon e l’architettura Lunar Lake per la Gen AI

Sul fronte dei prodotti, in testa alla lista degli annunci di Intel vi sono i primi processori per data center della famiglia Xeon 6 con Efficient-core, nome in codice Sierra Forest, che arrivano a soli sei mesi di distanza dal lancio dei chip Xeon di quinta generazione e che si presentano con le feature necessarie a consolidare i rack con un fattore di 3 a 1 su carichi di lavoro di transcodifica multimediale, migliorando le prestazioni fino a 4,2 volte e aumentando le prestazioni per watt fino a 2,6 volte rispetto ai prodotti precedenti. Al loro fianco, per rendere le applicazioni AI più veloci e accessibili, Intel schiera i kit di accelerazione Gaudi 2 e Gaudi 3, i cui costi (secondo i portavoce della società) sono fino a un terzo inferiori a quelli della concorrenza. Sul fronte delle architetture client, invece, la new entry si chiama “Lunar Lake”, la cui disponibilità è prevista per il terzo trimestre del 2024. Si tratta, di fatto, della nuova piattaforma basata su tecnologia x86 su cui saranno sviluppati i Soc (System-on-Chip) Intel Core che andranno ad equipaggiare i prossimi AI Pc, con la promessa di consumi fino al 40% inferiori rispetto alla generazione precedente e una potenza di calcolo triplicata per le applicazioni di intelligenza artificiale generativa, e che andrà ad abilitare i prossimi tasselli in rampa di lancio della casa di Santa Clara, e in modo particolare una Neural Processing Unit (NPU) di quarta generazione con un massimo di 48 tera-operazioni al secondo (TOPS) in fatto di prestazioni AI e una nuova unità grafica completamente nuova (nome in codice Battlemage) che combina i core GPU Xe2 per la grafica e array Xe Matrix Extension per l’intelligenza artificiale.

Intel Gaudi 3

La sfida sugli AI PC

La risposta alle rivali, in tema di chip per personal computer, ha trovato quindi sostanza nei numeri che Intel ha messo in campo: in uno scenario che, secondo le previsioni, vedrà gli AI PC costituire quasi il 60% dei nuovi modelli venduti entro il 2027, sono circa un centinaio i software vendor che hanno sposato la tecnologia di Sata Clara e oltre 500 i modelli supportati dalla piattaforma proprietaria Core Ultra. E partendo da questi numeri, al Computex i vertici di Intel hanno voluto rimarcare come al cospetto di chi (leggi Qualcomm) si accinge ad entrare in questo promettentissimo mercato c’è chi (Intel) sta già distribuendo da tempo i propri prodotti su larga scala e ha staccato tutti nella classifica delle consegne di processori per AI PC nel primo trimestre del 2024. La nuova architettura Lunar Lake, inoltre, supporterà più di 80 AI PC di 20 diversi produttori Oem e contribuità nelle intenzioni della società a portare sul mercato più di 40 milioni di processori Core Ultra entro la fine di quest’anno. Intel, insomma, non lascia, casomai (questo il messaggio arrivato da Taipei) prova a raddoppiare.

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