Dov’è finita la par condicio?
Siamo in tempo di elezioni e di campagna elettorale; e poiché mi è venuto un dubbio, sono andato a rileggere la legge n.28/2000 riguardante la parità di trattamento tra le varie parti politiche nei mezzi d’informazione, in particolare la televisione perché è ancora il mass-media più importante e raggiunge milioni di persone. Questa legge, nota come quella della “par condicio”, bella espressione latina di cui si sono serviti i legislatori, prevede che sia dato pari spazio a tutte le idee e tutte le tendenza politiche nei periodi di campagna elettorale.
Di per sé la legge sarebbe giusta, anche se ci sarebbe da discutere sul fatto che sia opportuno dare lo stesso spazio a partiti che hanno il 30 per cento dei voti e ad altri che hanno l’1%, ma questo a quanto pare non è un problema molto considerato. La verità è che purtroppo questa legge, che deve valere sia per l’emittenza pubblica (cioè la Rai) sia quella privata commerciale o concorrenziale, di fatto non è osservata, né si fa nulla da parte degli organismi di controllo per farla osservare. Un altro esempio tangibile di mentalità tipicamente italiana, che considera le leggi come grida manzoniane e si ritiene in diritto di violarle impunemente, tanto nessuno interviene a fermare queste indegnità.
A che mi riferisco in particolare? Anzitutto a Rai 3, facente parte del servizio pubblico pagato da tutti i cittadini. In alcune trasmissioni come “Agorà” ma soprattutto “Linea Notte”, che va in onda dalla mezzanotte all’una dal lunedì al venerdì, l’informazione è di parte e nettamente a favore dell’opposizione e contro il governo: basta ascoltare cinque minuti e l’impressione è netta, perché alle tesi avanzate i questo senso c’è poco contraddittorio, ed anche l’elegante presentatrice non fa mistero certo delle sue tendenze. Ma il canale più tendenzioso e mistificatore della realtà è certamente la 7, i cui programmi sono caratterizzati da un odio politico contro il centro-destra che arriva a momenti di autentico sciacallaggio. Trasmissioni come “Di martedì” o “Piazza pulita” sono un’autentica macchina da guerra contro il governo legittimamente eletto e contro la presidente del Consiglio, attaccata e vilipesa in ogni maniera e il più delle volte senza alcun contraddittorio, giacché a queste trasmissioni vengono invitate praticamente solo persone di sinistra, o esponenti politici o “intellettuali” come professori universitari nostalgici del marxismo e dello stalinismo, in barba a tutte le leggi esistenti.
Lo sciacallaggio contro il governo e Giorgia Meloni si manifesta in diverse maniere: negando tutto ciò che il governo ha fatto in questi 18 mesi, manipolando i dati oggettivi sull’occupazione e altre questioni; ma soprattutto – ed è questa la cosa più stomachevole – usando l’arma del sarcasmo e dello sfottò, in pratica mettendo alla berlina esponenti del governo, e ridendoci sopra, per ciò che hanno detto o fatto, spesso stravolgendone totalmente il senso. In particolare in queste trasmissioni si rievoca spesso quanto detto dalla Meloni o da Salvini anni fa per dimostrare che sono incoerenti perché oggi la pensano diversamente da allora; ma non si tiene conto che una cosa è stare all’opposizione (posizione molto più comoda) e un’altra stare al governo, ed inoltre non si considera il fatto che le situazioni politiche ed economiche nazionali e internazionali cambiano di continuo, e quindi non si può restare sempre della stessa idea su certi problemi e ripetere quanto detto tre o quattro anni fa. E poi i loro partiti sono forse stati coerenti? Si sono dimenticati il vergognoso inciucio tra PD e Cinque stelle, che dette vita allo sciagurato governo Conte 2, dopo che questi due partiti si erano insultati e persino querelati per dieci anni?
Io mi chiedo perché nessuno intervenga per fermare questo sconcio, visto che esiste una legge (quella che prima richiamavo, del 2000, la “par condicio”) che deve valere per tutti? Perché non esiste una commissione parlamentare che possa anche far chiudere certe trasmissioni quando fanno disinformazione di parte e non informazione? Certo non posso sperare che lo faccia il governo attuale, perché per paura di ricevere il solito appellativo di “fascista” sta lasciando passare tutte le peggiori malefatte. Per questo dico che sono deluso da questo governo, ma per il motivo opposto a quello sventolato dall’opposizione: cioè perché non vedo nulla che possa definirsi “di destra”, ma vedo un esecutivo inetto, fotocopia dei governi precedenti e pronto a svendere la sovranità del nostro Paese per obbedire ai diktat di Washington e di Bruxelles.
Continua la lettura su: https://profrossi.wordpress.com/2024/06/05/dove-finita-la-par-condicio/ Autore del post: Prof Rossi Didattica Fonte: https://profrossi.wordpress.com