Docenti triennalisti penalizzati: Il caos dei percorsi abilitanti

La questione dei percorsi abilitanti per i docenti triennalisti è diventata un tema scottante nel panorama educativo italiano. La responsabile nazionale scuola del Partito Democratico, Irene Manzi, ha sollevato il problema, sottolineando le gravi conseguenze che il ritardo nell’avvio di tali percorsi sta avendo sulla carriera dei docenti.

Il ritardo accumulato

Manzi ha dichiarato: “Abbiamo sollecitato più volte in questi mesi il rispetto dei tempi relativi ai percorsi abilitanti previsti nel decreto legge 36 del 2022. Prima abbiamo assistito all’uscita di un dpcm un anno dopo la scadenza prevista per legge, e poi al ritardo nell’autorizzazione e nell’avvio dei percorsi. Temevamo che questo ritardo avrebbe prodotto effetti gravi, e purtroppo ora vediamo che i docenti precari triennalisti non riusciranno a conseguire in tempo l’abilitazione necessaria per l’inserimento nella prima fascia delle Graduatorie di Potenziamento Sostegno (GPS).”

La richiesta di chiarezza al Ministro Valditara

Manzi ha espresso preoccupazione riguardo alla situazione e ha chiesto al Ministro Valditara di chiarire la sua posizione: “Mi auguro che il Ministro risponda all’interrogazione che abbiamo depositato alla Camera. Il non aver fatto partire simultaneamente i percorsi abilitanti previsti, compresi quelli destinati ai triennalisti, ha penalizzato e discriminato moltissimi docenti.”

Responsabilità dei ministri Valditara e Bernini

La responsabilità per il ritardo nell’avvio dei percorsi abilitanti ricade sui Ministri Valditara e Bernini. Solo alla fine di maggio sono stati pubblicati i bandi riservati ai docenti triennalisti, ma ormai è troppo tardi per l’aggiornamento delle GPS e la possibilità di inserimento in prima fascia.

La situazione dei docenti triennalisti richiede una risposta chiara da parte del governo. È fondamentale tutelare i docenti che non possono pagare il prezzo dell’incapacità dell’esecutivo di mantenere gli impegni presi. La mancanza di tempestività nell’avvio dei percorsi abilitanti ha avuto conseguenze gravi, e ora è necessario agire per garantire una soluzione equa e giusta per tutti i docenti coinvolti.