La matematica della maturità è sempre di giovedì
Oggi iniziano le operazioni della maturità. Ecco due esercizi che possono servire per allenarsi alla prova di matematica di giovedì 20 giugno ma che in ogni caso non potranno far male a chi ne affronterà la soluzione.
In genere in ogni sistemazione didattica gli esercizi sono graduati nella direzione di un progressivo aumento delle difficoltà. Nella letteratura matematica il termine esercizio di riscaldamento è stato reso noto soprattutto da Donald Knuth che l’ha utilizzato nei suoi manuali e testi scolastici. Nelle organizzazioni didattiche proposte da Knuth al primo gradino, per ogni capitolo, figurano gli esercizi di riscaldamento seguiti dagli esercizi di base e al terzo gradino da quelli di approfondimento.
La scala delle esercitazioni ha in tutto sei gradini: i tre successivi sono più propriamente problemi. Vengono prima i problemi d’esame: implicano generalmente concetti provenienti da due o più capitoli contemporaneamente; seguono i problemi bonus che vanno al di là di quello che ci si aspetta dallo studente medio di matematica concreta. Alla sommità della scala ci sono i problemi di ricerca per la cui soluzione dovrebbe valere la pena di compiere uno o più tentativi senza avere vincoli di tempo.
Ma qui il discorso che interessa è limitato ai soli primi gradini e l’esercizio di riscaldamento che si propone è presente in un file che si trova in rete: Dall’Algebra all’Analisi Matematica. Si tratta di un insieme di schede, in verità molto sintetiche, preparate per una scuola estiva Mathesis per l’aggiornamento degli insegnanti di qualche anno fa.
Ecco allora l’esercizio che è preso
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