Test d’ingresso università anticipati, 110 docenti: “Sono logici, e a quel punto cosa importa a un 18enne di studiare Dante?”

I docenti non ci stanno: 110 insegnanti di un liceo di Bologna, come riporta La Repubblica, hanno scritto una lettera intitolata “Il tempo della scuola” per protestare e chiedere alle università di rivedere le modalità di ingresso, i famosi test, e di restituire alla Maturità il suo valore.

Scuola e maturità svuotate di senso?

In particolare, i docenti mal sopportano i test d’ingresso anticipati, che gli studenti svolgono mentre frequentano l’ultimo anno di scuola superiore. “È forte il disagio maturato in questi anni negli Istituti scolastici secondari superiori per il crescente e pervasivo svolgimento degli esami di ammissione e colloqui universitari durante gli ultimi due anni del curricolo scolastico”, comincia il documento.

Spiegando che “parti maggioritarie dei gruppi classe nell’anno terminale sono sottoposte a una evidente soluzione di continuità nel coinvolgimento e apprendimento primario nel corso di studi scolastico. I singoli vengono letteralmente vampirizzati, data l’ansia per le prestazioni esterne

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